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Arianna Errigo e la sconfitta "Una sola gara non può definire chi sono"

La muggiorese è stata eliminata ai quarti di finale della gara di fioretto alle Olimpiadi di Parigi ma sottolinea "Lo sport è la mia vita, ma non è tutta la mia vita"

Arianna Errigo e la sconfitta "Una sola gara non può definire chi sono"
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Finisce ai quarti di finale il cammino alle Olimpiadi di Parigi 2024 di Arianna Errigo, muggiorese portabandiera azzurra ai Giochi olimpici insieme all’altista Gianmarco Tamberi. I muggioresi hanno fatto il tifo per lei sperando di vederla salire sul podio già domenica nella gara individuale. Arianna è stata perfetta sino ai Quarti di finale quando è stata estromessa dall’americana Lauren Scruggs all’ultima stoccata, non senza qualche dubbio sulla chiamata dei giudici.

Arianna Errigo e la sconfitta alle Olimpiadi

Una sconfitta dura per la schermitrice ma affrontata con grande lucidità e professionalità. Col sorriso, al termine dell’incontro, Arianna ha sottolineato che:

«La delusione è fortissima, non era la gara che speravo di fare, ho iniziato malissimo, ho sempre rincorso e non sono stata lucida nei momenti decisivi. Sicuramente ho consumato tante energie, la cerimonia d'apertura è stata molto bagnata, lunga, ma è stata bellissima e la farei altre 100mila volte, perchè arrivare qui, da portabandiera, con la mia famiglia e da mamma, è comunque un dono».

"Una sola gara non può definire chi sono"

Questo il pensiero subito dopo la gara, a cui ne è seguito un altro, postato sulla sua pagina Facebook, in cui Errigo traccia un bilancio del suo percorso sportivo e non solo:

Che dire… alla fine è una questione di prospettive, di come vuoi vedere il bicchiere.
Puoi vederlo mezzo vuoto, perché forse è stata la mia ultima Olimpiade, perché non ho vinto la medaglia d’oro, perché non ci sono andata neanche vicina, perché ci sono state decisioni arbitrali discutibili e perché non ho espresso sempre la mia miglior scherma.
Oppure mezzo pieno, che è quello che sento di più.
C’è il dispiacere ovviamente.
Ma se chiudo gli occhi e ripenso a un anno e mezzo fa immaginarmi a Parigi, a 36 anni, da campionessa Europea in carica, numero 2 del mondo, portabandiera di una nazionale unica e mamma di due gemelli, come posso disperarmi?
Le gare sono l’apice di un percorso, in particolare questa, ma una sola gara non può definire chi sono, perché lo sport è la mia vita, ma non è tutta la mia vita, non sarei una persona migliore con la medaglia d’oro individuale (l’unica che mi manca).
Me lo disse mia mamma qualche anno fa…
Aveva ragione, per questo oggi, sono felice!

Una grande carriera

Classe 1988, Arianna Errigo è specializzata nel fioretto e nella sciabola, e fa parte dell’Arma dei Carabinieri. E’ campionessa del mondo nel 2013, 2014 e ha vinto la Coppa del mondo di specialità 4 volte e poi l’argento individuale a Londra nel 2012, dove ha conquistato anche l’oro a squadre, poi a Tokyo 2020, bronzo a squadre.

Si è laureata campionessa agli Europei 2016, 2017, 2024. E’ sposata con il fiorettista Luca Simoncelli da cui ha avuto due gemelli. «Se non dovesse andare come abbiamo sperato, siate fieri di ciò che avete costruito, perchè essere insieme oggi è il tesoro che nessuno ci potrà mai togliere. Sempre a testa alta» ha detto la portabendiera agli Azzurri.

Nel pomeriggio la gara di Yumin Abbadini

Intanto le Olimpiadi proseguono. Il 31 luglio alle 17.30 sarà il turno di Yumin Abbadini, ginnasta bergamasco formatosi nella Pro Carate, che parteciperà alla finale a squadre maschile mentre mercoledì 31 luglio sarà ancora in gara, questa volta nell'All-Around.

(foto archivio)

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