Domenica 2 novembre alle ore 17.15 l’U-Power Stadium sarà teatro di una sfida che promette scintille: Monza – Spezia, valida per l’undicesima giornata di Serie BKT 2025/2026. Mister Paolo Bianco si è presentato in sala stampa con un atteggiamento insolitamente preoccupato: “È la conferenza più difficile – ha ammesso – A farmi paura sono i miei ragazzi e qualunque cosa io dica, potrà poi essere usata contro di me”.
Un modo diretto per sottolineare la delicatezza del momento, nonostante i numeri sorridano ai biancorossi (clamoroso il successo per 3 a 0 a Palermo, martedì sera). Il Monza arriva infatti da quattro vittorie consecutive e da una crescita evidente in termini di mentalità e solidità che lo ha proiettato al secondo posto in classifica (20 punti, a -1 dal Modena capolista). Lo Spezia, invece, è fermo a soli sette punti in classifica e ha vissuto un avvio di stagione complicato, ma resta un avversario da non sottovalutare (quattro punti nelle ultime due partite per i ragazzi di mister D’Angelo). “È una squadra con giocatori forti e un allenatore molto esperto, che conosce benissimo la categoria”, ha ribadito Bianco.
Monza, fiducia sì ma con i piedi per terra
Il Monza ha già sei vittorie in dieci giornate, ma il tecnico non vuole sentir parlare di euforia. “Il campionato è troppo lungo e troppo complicato, mancano ancora 28 partite. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.
Alla domanda sul possibile record di vittorie consecutive, Bianco ha sorriso: “Piuttosto che battere record, preferisco ottenere le vittorie che servono per tornare in Serie A. Per salire dovremo fare 21/22 vittorie complessive”.
Bianco presenta Monza – Spezia: “Ho paura e l’ho detto ai ragazzi”
Per tenere alta la tensione, Bianco ha scelto la via della sincerità: “Stamattina ho detto ai ragazzi che ho paura di loro. Perché il campionato non è finito né con il Palermo martedì, né finirà domenica contro lo Spezia: è solo l’undicesima gara. Voglio vedere come cresciamo, perché ogni partita è una prova per noi stessi”.
Izzo e lo spirito del gruppo
Il tecnico ha poi speso parole importanti per Armando Izzo: “Armando è nato muratore, ma ora gli piace fare anche l’ingegnere. Io, però, gli ricordo sempre che per mantenere questi livelli non deve mai smettere di fare il muratore”. E su Matteo Pessina: “Tornare dopo sette mesi di inattività è tosta, durissima. Ora che è quasi passato un anno, sta iniziando a performare in maniera diversa. Matteo è fondamentale perché è monzese e tifoso del Monza: questo gli dà qualcosa in più”. Anche Colpani, per il mister. sta crescendo bene.
Sul gruppo, Bianco ha sottolineato: “Dopo Palermo si sono allenati benissimo, con un atteggiamento non positivo, di più. Ieri hanno riposato e oggi si sono presentati ancora meglio. La squadra è giusta, ma bisogna pensare che siamo lontanissimi dall’obiettivo”.
Equilibrio, fuoco e cattiveria sportiva
Il Monza ha trovato un equilibrio prezioso: “Siamo primi per occasioni create e terzi per occasioni concesse. L’obiettivo è far tirare poco gli avversari e tirare tanto noi. A Palermo abbiamo commesso solo cinque falli contro i loro diciannove: è un segnale incredibile di atteggiamento”.
E poi c’è il “fuoco” che il mister vuole alimentare: “Questo fuoco può fare tantissimo. La cattiveria di Azzi, Armando e Dany Mota è la stessa che serve nella nostra area per fare la differenza tra vincere e non vincere. Se alle grandissime qualità uniamo questo, possiamo andare lontano. All’inizio il gruppo è stato trainato dall’entusiasmo dei nuovi e questo ha aiutato tantissimo a rianimare chi è rimasto qua dopo la retrocessione”.
Monza – Spezia, una sfida da non sottovalutare
Bianco presenta Monza – Spezia parlando anche di sé stesso: “Non sono un calcolatore, non faccio scelte razionali ma sempre di pancia. La mia squadra deve sempre andare in campo per provare a vincere, mai per speculare”.
Il Monza, dunque, sta crescendo, ma il percorso è ancora lungo. Domenica servirà un’altra prova di maturità, perché lo Spezia arriverà a Monza con la voglia di invertire la rotta.
