Lesmo

«E' un argento che mi rende felice, adesso non vedo l’ora di vivere la grande emozione delle Olimpiadi»

Karola Ziccardi racconta la bella avventura agli Europei

«E' un argento che mi rende felice, adesso non vedo l’ora di vivere la grande emozione delle Olimpiadi»
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La grande emozione per una finale Europea e la medaglia d'argento, i ricordi indelebili per i momenti trascorsi col gruppo azzurro, il ritorno a casa e l'affetto di famiglia e amici.
Questo è il vortice di emozioni che ha vissuto Karola Ziccardi prima, durante e dopo il torneo continentale di Malaga con la Nazionale Italiana di Pallacanestro Sorde, chiuso con un importante secondo posto dopo essersi arrese soltanto ad un'eccellente Ucraina.

Karola Ziccardi racconta la bella avventura agli Europei

Il talento classe 2003 di Lesmo, giocatrice per Visconti Brignano in Serie B, ci ha raccontato quello che ha vissuto nelle ultime settimane, cosa ha provato nel gruppo di coach Sara Braida, cosa significa vestire l'Azzurro dell'Italia e poi guarda avanti, alla stagione 2024-25 sempre con Brignano che potrà fare da gancio per le Olimpiadi di Tokyo 2025 dove la Nazionale Sorde va alla caccia del titolo che manca nella bacheca, la medaglia d'oro. E Karola vorrà esserci per lottare assieme alle sue compagne.

Un'altra medaglia con questa Nazionale: dopo qualche giorno, prevale la gioia per l'argento o resta un po' di amarezza per non aver vinto l'oro?
«Sicuramente molta felicità perché comunque è una medaglia d’argento ma soprattutto c'è tanta consapevolezza perché se siamo arrivate fino a lì potevamo prenderci anche l’oro. L’Ucraina è una squadra che si allena insieme tutto l’anno e si è visto in campo».
Come è stato il torneo di Malaga e come ti sei trovata col gruppo azzurro, con le compagne, coach e dirigenti?
«La Nazionale per me è come una seconda casa, è un ambiente dove c’è molta intesa nonostante ci vediamo pochissimo durante l’anno ma abbiamo più cose che ci uniscono, prima di tutte l’amore per la pallacanestro».
Cosa provi quando indossi la maglia azzurra?
«Indossare la maglia azzurra mi dà tanta adrenalina e mi rende orgogliosa di poter rappresentare il mio paese, ma ci vuole anche tanta responsabilità perché non si gioca solo per la squadra ma anche per chi è da casa che ci segue».
Il prossimo anno ci sono le Olimpiadi a Tokyo: quanto è importante questo traguardo?
«Le Olimpiadi sono il traguardo più ambito da tutti gli atleti e anche il mio ovviamente, quindi sono molto emozionata e non vedo l’ora di poter partecipare anche se sarà molto dura per la presenza degli Stati Uniti che sono un po’ il nostro tallone d’Achille. Ma se dovessimo giocarci contro faremo del nostro meglio».
C'è un momento, in campo o fuori, che ti ricorderai per tanto tempo, uno speciale?
«Uno dei momenti di questo Europeo che mi rimarrà nel cuore è sicuramente la vittoria in semifinale con la Lituania che non era assolutamente scontata visto che è una delle squadre più forti e a fine partita ci siamo abbracciate tra pianti di felicità per essere riuscite a conquistare la finale».
Come è stato il rientro a casa? Come ti hanno accolta? C'è un messaggio che ti ha particolarmente emozionato tra quelli che ti saranno arrivati?
«Il rientro a casa come sempre è stato triste per la fine di quest’esperienza che mi ha insegnato tanto come tutte le competizioni, ma allo stesso tempo bellissimo perché ho avuto modo di festeggiare con la mia famiglia e i miei amici la medaglia d’argento. Un messaggio che mi ha emozionata parecchio è  stato quello da parte dei miei genitori che mi avevano scritto che erano molto fieri di me nonostante la sconfitta e quello di mia sorella Federica che mi diceva che era molto orgogliosa di essere appunto mia sorella, questo in particolare mi ha commossa parecchio».
Serie B: proseguirai a Brignano. Come è stata la prima stagione e perché hai deciso di restare?
«Quest’anno a Brignano mi sono davvero trovata bene. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna in campionato nonostante avessimo una squadra molto buona. Io in particolare mi sono infortunata al ginocchio a metà febbraio e sono stata ferma due mesi e mezzo dove ho sempre cercato di allenarmi individualmente anche in sala pesi per arrivare comunque pronta all’Europeo».

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