Calcio - Serie D

Folgore Caratese, pesanti squalifiche per presidente e dt

Tumultuoso dopopartita con il Bra: Michele Criscitiello è inibito fino all'1 aprile 2022

Folgore Caratese, pesanti squalifiche per presidente e dt
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Pesanti provvedimenti nei confronti del presidente della Folgore Caratese, Michele Criscitiello, e del direttore tecnico Giacomo Diciannove.

Dopo la sconfitta con il Bra

Il Giudice sportivo del campionato di serie D ha evidenziato i comportamenti tenuti dai due dirigenti della Folgore Caratese dopo la partita con il Bra. Il campo aveva detto 1-4 per i piemontesi, con l'ambiente brianzolo che aveva preso male parecchie decisioni della terna arbitrale. Così, Criscitiello ha "al termine della gara, rivolto ripetute espressioni offensive, ingiuriose e intimidatorie all'indirizzo del direttore di gara stazionando nell'area degli spogliatoi senza mascherina - recita il Comunicato ufficiale della Lnd - Inoltre colpiva ripetutamente con calci e pugni la porta dello spogliatoio riservato alla terna, reiterando le proteste anche durante il briefing con l'osservatore che di fatto non poteva avere luogo. Successivamente, mentre la terna cercava di abbandonare l'impianto scortata dalle Forze dell'Ordine, il medesimo insisteva nelle proteste seguendo la terna mentre la filmava con il proprio smartphone. Infine mentre l'arbitro tentava di introdursi nell'abitacolo, chiudeva con violenza lo sportello dell'automobile colpendolo ad un braccio e provocandogli sensazione dolorifica seguitando a filmare la scena con il proprio cellulare". A Criscitiello è stata inflitta l'inibizione fino al giorno 1 aprile 2022.

Folgore Caratese, che rabbia

Per Diciannove il provvedimento sanzionatorio ha durata fino all'1 settembre 2021. Il dt della Folgore Caratese ha, sempre stando al Comunicato, "nel corso del secondo tempo rivolto reiterate espressioni offensive e ingiuriose all'indirizzo di un assistente arbitale. Inoltre, al termine della gara, si introduceva nell'area degli spogliatoi e, seguitando a protestare, colpiva ripetutamente con calci e pugni la porta dello spogliatoio riservato alla terna. Allontanato, si posizionava di fronte alla finestra del medesimo spogliatoio che colpiva con ripetuti calci e pugni fino a frantumarne i vetri. Successivamente faceva nuovamente ingresso nell'area degli spogliatoi e, senza indossare la mascherina, protestava con fare minaccioso sia nei confronti del direttore di gara che di un assistente ponendosi ad un centimetro dal viso di entrambi e nella circostanza, spintonava l'arbitro con il braccio facendolo indietreggiare. Tale condotta rendeva impossibile il rituale colloquio della Terna con l'osservatore e costringeva, non senza difficoltà, gli ufficiali di gara a rientrare negli spogliatoi e a farsi scortare dalle Forze dell'Ordine per poter raggiungere la propria autovettura. Infine continuava a rivolgere frasi minacciose e offensive all'indirizzo dell'arbitro e degli assistenti, durante la loro permanenza nello spogliatoio e fino all'effettivo abbandono dell'impianto di gioco. Sanzione così determinata in ragione della ostinata pervicacia della condotta, nonché delle disposizioni  normative e federali di contenimento della pandemia da Covid19". Diciannove è peraltro anche consigliere in carica del Dipartimento interregionale, sostanzialmente l'entità che organizza il campionato di serie D.

Finale avvelenato

Nell'immediato dopopartita si era parlato anche di un insulto a sfondo razzista rivolto dall'arbitro a un giocatore della Folgore Caratese, circostanza poi non confermata e tematica non affrontata dal Comunicato ufficiale. La società azzurra aveva pubblicato, nelle ore successive alla partita, queste righe sui suoi canali ufficiali.

Folgore Caratese proteste

Il campionato comunque prosegue e domenica la Folgore Caratese cercherà di ripartire facendo visita agli aostani del Pont Donnaz. Non potrà andare in panchina il tecnico Emilio Longo, squalificato per due giornate, e dovranno rinunciare alla gara anche i giocatori Cesar Kaziewicz (espulso contro il Bra) e Mattia Cozzari, fermato per la quinta ammonizione.

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