Allo spazio Rosmini

In Brianza la finalissima del campionato di bocce inclusivo

Si è appena concluso al Rosmini di Monza e ha visto oltre 300 persone sugli spalti, mentre in gara si affrontavano squadre miste composte da persone con disabilità e normodotati

In Brianza la finalissima del campionato di bocce inclusivo
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Una finale è una finale e, infatti, c’è chi arriva da un estremo all’altro della Brianza e anche dalla provincia di Milano. Una cosa accomuna tutti: la voglia di stare insieme e di mettersi in gioco.

In Brianza la finalissima del campionato di bocce inclusivo

È questo lo spirito di “Amabilmente Sbocciati”, il campionato di bocce integrato che, giunto alla sua terza edizione, si è ormai trasformato in un piccolo fenomeno di inclusione sociale diffusa.
La finalissima ha coinvolto 36 squadre, 280 atleti e 25 cooperative sociali provenienti da 18 comuni lombardi. Una vera e propria festa dello sport e del “fare comunità”, organizzata grazie alla sinergia tra la cooperativa sociale monzese L’Iride, La Nuova Famiglia, Il Seme di Biassono e l’Associazione di Volontariato Amici della Speranza, con il supporto decisivo di CSI Milano, la rete Tiki Taka e tanti volontari. L’ultimo, e cruciale, appuntamento del campionato, si è svolto presso lo Spazio Rosmini di Monza, ma le tante gare precedenti hanno trovato casa anche alla Bocciofila di Macherio. A salire sul podio, supportati da un tifo da stadio e da innumerevoli cartelloni colorati, sono stati:

1. I Bocciati (Il Brugo Oberdan)
2. Il Labo (Il Brugo – Laboratorio Creattiviamoci)
3. Arcipelago (Cooperativa Arcipelago)
4. Aliante (Cooperativa L’Aliante)

Un premio speciale

Ma più che le coppe offerte dal CSI (che ha curato la regolarità delle gare e le classifiche) e le medaglie, a vincere è stato un modello di partecipazione: durante ogni partita, squadre miste di persone con fragilità e normodotati si sono sfidati in terna, coppia e gara individuale. Per i quattro vincitori un premio esperienziale: una giornata speciale in un’azienda agricola del territorio per scoprire la meraviglia dell’apicoltura.

Il “terzo tempo”, cioè il dopo-partita insieme, è stato animato dal DJ set de Il Brugo e musica live con Il seme di Biassono, Oasi 2 di Barlassina e il CDD di Macherio; il pranzo è stato curato dagli Alpini di Monza.

coordinatori
Foto 1 di 3
campo gradinate
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medaglie
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“Dal torneo fioriscono iniziative e proposte, per esempio la collaborazione con l’oratorio di San Donato dove organizziamo incontri con i ragazzi delle medie che vengono a conoscere il gioco delle bocce, con tutte le sue regole, e sperimentano un’inaspettata sinergia con persone con disabilità” spiega Annalisa Calcagni, educatrice di Casa L’Iride “Oppure la collaborazione con il Collegio Villoresi di Monza, dove siamo stati chiamati a creare una pista di bocce per giocare insieme durante ilrecente Open Day”.

“L’aspetto più straordinario è che questo sport sia diventato veicolo d’incontro, non solo di tante cooperative e realtà sociali o di volontariato, ma anche con le scuole dalla primaria agli istituti superiori con i ragazzi che possono - attraverso i PCTO - diventare parte integrante e attiva dei gruppi squadra” sono le parole di Claudia Valtorta, Direttrice de L’Iride.

“C’è una bellezza che si vede: è quella delle persone che trovano uno spazio per stare insieme, per conoscersi davvero” racconta Daniele Panetta, educatore de La Nuova Famiglia. “La crescita che desideriamo ora per il campionato non è tanto quella dei numeri dei partecipanti, ma la possibilità di una più ampia partecipazione di persone con disabilità più gravi, attraverso specifici ausili”.

Ecco perché “Amabilmente Sbocciati” non è solo un torneo. È un cantiere di comunità che parte dal gioco per costruire relazioni e creare legami duraturi. In attesa dell’edizione 2025/2026, le richieste di adesione già fioccano.

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