Inter - Monza, Nesta sogna l’impresa a San Siro: “Provarci sempre, senza rimpianti”
Si ferma ancora Ciurria (operazione al naso per lui), recupera Caprari. Il mister: "Inzaghi è uno dei migliori allenatori, ma i nerazzurri prima o poi qualcosa per strada la lasciano"

Domani sera, sabato 8 marzo 2025, lo stadio San Siro ospiterà il testacoda tra Inter e Monza, con calcio d’inizio alle 20:45. Alessandro Nesta, tecnico dei brianzoli, presenta la sfida contro i campioni d’Italia con un mix di realismo e ambizione, sognando un’impresa che sembra proibitiva. Ultimo in classifica, reduce dall'ennesima sconfitta contro il Torino, ancora decimato dagli infortuni (recuperano solo Caprari e Castrovilli, si ferma ancora Ciurria operato al naso), il Monza non ha più nulla da perdere e potrebbe sfruttare questa leggerezza per sorprendere i nerazzurri.
L’orgoglio come arma: “Retrocedere sì, ma combattendo”
“Provarci sempre è il mio motto,” dichiara Nesta in vista del match. “Un errore dell’Inter, un calo di concentrazione, tutto può succedere. Sto lavorando sull’orgoglio dei ragazzi: non possiamo accettare una retrocessione senza lottare. Va bene retrocedere, ma senza rimpianti. Nuove figuracce dopo quelle di Roma, né i tifosi né noi le meritiamo.” Il tecnico sottolinea l’importanza delle ultime dieci partite: “Servono anche ai giocatori per il futuro, per sedersi al tavolo delle trattative con un’immagine dignitosa. Domani giocheremo con spensieratezza in un luogo magico, contro una squadra fortissima. Ribaltare il pronostico? Sarebbe il massimo.”
Inzaghi e l’Inter: “Lui è un grande allenatore, ma loro prima o poi qualcosa lasciano per strada”
Nesta rende omaggio a Simone Inzaghi, suo ex compagno alla Lazio e oggi tra i migliori allenatori d’Europa. “L’Inter ha disputato gare importanti di recente e ne ha altre davanti,” osserva. “Non puoi sempre essere al top, da qualche parte qualcosa prima o poi si lascia. Spero sia contro di noi: una vittoria, un pareggio o anche una sconfitta con una grande prestazione.” La strategia? “Contro squadre così, devi sfruttare i loro errori. Stai vicino all’area, li pressi con i tempi giusti e, quando hai palla, la gestisci bene. Se ti limiti a difendere, prima o poi il gol lo prendi.”
I nuovi e il tempo: “Non li bocciamo, serve pazienza”
Parlando dei giovani inseriti in rosa, Nesta predica calma: “Hanno bisogno di un percorso. In un contesto difficile come il nostro, gettarli nella mischia all’Olimpico sarebbe stato come buttarli in un burrone. Non li bocciamo, ma oggi faticano qui. Devono crescere nel modo giusto.”
Petagna contestato: “Quando sei ultimo, tocca a chi tocca”
Sulla contestazione a Petagna, Nesta minimizza con un proverbio: “A chi tocca nun se ’ngrugna. Quando sei ultimo, le critiche arrivano. Una volta a me, ora a lui. Non bisogna prendersela, ma guardare avanti.”
L'omaggio a Bruno Pizzul: “Voce della mia infanzia”
Infine, un ricordo commosso per Bruno Pizzul, mercoledì: “Ha narrato le partite più belle con la sua voce unica. Con noi è sempre stato gentile, mai critico, anche quando giocavamo male. Un signore.”