Serie A

Juventus - Monza, la presentazione di Nesta: «Non possiamo finire a 15 punti, per l'anno prossimo prevedo grossi cambiamenti»

«Cercheremo di giocare con attenzione e coraggio», ma l'infermeria è ancora in emergenza. In caso di sconfitta e di vittoria del Lecce a Bergamo, la retrocessione in B sarebbe matematica

Juventus - Monza, la presentazione di Nesta: «Non possiamo finire a 15 punti, per l'anno prossimo prevedo grossi cambiamenti»
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A cinque giornate dalla fine del campionato, il Monza di Alessandro Nesta, ultimo in Serie A con appena 15 punti, si appresta ad affrontare la sfida contro la Juventus (domenica 27 aprile, ore 18, Allianz Stadium): una sconfitta, se il Lecce vince a Bergamo, potrebbe condannarlo alla matematica retrocessione in Serie B. Nel frattempo, la proprietà Fininvest sta negoziando la vendita del 70% delle quote a un fondo americano per ora non meglio identificato, un passo che potrebbe cambiare le prospettive del club in vista della prossima stagione. Ma vediamo come il mister, nella conferenza stampa pre-match, vede la gara di Torino e, in aggiunta, cosa prevede per il futuro del sodalizio biancorosso.

Juventus - Monza, Nesta: «Servono attenzione e coraggio»

Così il mister nella conferenza stampa pre-partita: «Avremo di fronte una squadra che, contro di noi, si giocherà tanto. Loro sono reduci dalla sconfitta a Parma e, davanti ai propri tifosi, vorranno reagire. Noi dovremo fare una partita attenta e coraggiosa, proprio come contro il Napoli, dove siamo stati organizzati e concentrati nonostante la sconfitta».

Situazione infortuni e difficoltà stagionali

La stagione del Monza è stata segnata dagli infortuni e dall’emergenza continua: «Per la prossima gara abbiamo fuori Gagliardini e Ganvoula, poi Zeroli, D’Ambrosio, Izzo e Keità. Siamo in difficoltà, ma lo siamo stati tutto l’anno», ha commentato Nesta, evidenziando le difficoltà che hanno compromesso le prestazioni della squadra.

Un anno di sfide e riflessioni

Il tecnico del Monza ha parlato anche del valore della sua prima esperienza da allenatore in Serie A: «Questa stagione mi ha dato tanto. Mi sono misurato con i migliori d’Italia. A volte è andata bene, altre meno, ma non ho rimpianti. Era la mia prima stagione da allenatore in Serie A, e ho vissuto tutto fino in fondo. L’esonero? Capita a tutti. Ci sono persone che prendono decisioni leggendo le situazioni del momento e vanno rispettate. Il mio unico riferimento è stato Galliani, la proprietà non l’ho mai incontrata».

Il futuro di Nesta e la gestione societaria

Nesta ha evitato di sbilanciarsi su un’eventuale permanenza con un nuovo assetto societario: «Di queste cose oggi non parlo, lo farò  fine stagione. Il prossimo sarà un anno importante per il Monza, perché dopo un periodo di stabilità potrebbe arrivare un cambiamento significativo. Soltanto il tempo dirà che cosa succederà qui e soprattutto lo diranno altre persone, non io». Anche la gestione dei contratti in scadenza è un tema di discussione: «Molti giocatori sono a fine contratto, questo può aver inciso sul senso d'appartenenza: quando il circo si fermerà bisognerà riflettere su cosa ha funzionato e cosa no».

L’obiettivo finale: evitare un record negativo

Nesta non nasconde la preoccupazione per la conclusione della stagione: «Non possiamo finire con 15 punti, non possiamo portarci dietro questo record negativo. Dobbiamo almeno arrivare a 18 o 20». Un obiettivo difficile considerando gli indisponibili, ma fondamentale per evitare di essere gli ultimi in classifica peggiori della storia della Serie A a 20 squadre. Per gli amanti della statistica ricordiamo che Chievo e Salernitana sono stati club che hanno totalizzato il minor numero di punti nella massima categoria, rispettivamente nelle stagioni 2018-19 e 2023-24, quando entrambe hanno concluso a quota 17. Chiudere almeno a 18 , dunque, è d'obbligo.

 

 

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