La 19enne Francesca è una guida di gare al buio per atleti non vedenti

"Sapere che posso aiutarli mi rende molto orgogliosa". La giovane novese sarà impegnata nel settore Disability&Sport de La Fenice.

La 19enne Francesca è una guida di gare al buio per atleti non vedenti
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L’atletica è anche per i non vedenti: Francesca De Vito, podista 19enne della Fenice, insegna a ragazzi ciechi a correre. L’associazione novese la vuole nel settore Disability&Sport, punto di riferimento per i portatori di handicap appassionati di sport: "Questi ragazzi, attraverso la corsa, riacquistano sicurezza in loro stessi".

Francesca insegna ai ragazzi ciechi a correre

Il mondo dello sport è per tutti. Per dimostrarlo De Vito ce la mette proprio tutta. Residente a Desio ha appena 19 anni ed è all’ultimo anno del liceo di Scienze umane. Da un anno si allena sulla pista di via Brodolini e veste la divisa della Fenice. "Sono una velocista – ha spiegato – Corro soprattutto i 200 e i 400 metri".
Quando non si allena e non studia, la giovane dedica il suo tempo agli altri: "Sono volontaria di un’associazione di Monza, la Free Moving, che si occupa di insegnare a ragazzi e ragazze non vedenti alcune discipline dell’atletica". Una passione, la sua, che è nata quando era più piccola: "Per me è stata di grande importanza il Percorso al Buio, un’esperienza vissuta quando andavo alle medie".

La 19enne è una guida di gare al buio per atleti non vedenti

Una gita svolta senza il minimo spiraglio di luce: un modo per scoprire le sensazioni che vengono percepite da chi non vede. "Poi, una professoressa di educazione fisica delle superiori mi ha consigliato intraprendere il percorso di guida agli atleti – ha detto De Vito – Quindi, ho seguito dei corsi specifici e ora insegno ai ragazzi non vedenti a correre".

Coordinazione, tecnica e sintonia sono valori fondamentali tra allenatrice e allievo. In questo caso, ancora di più: "Io seguo due giovani, un ragazzo da tre anni e una ragazza da due mesi – ha affermato – Per loro sono un vero punto di riferimento".
Il legame non è solo metaforico: "Io e l’atleta corriamo insieme, nelle nostre mani c’è un codino e i miei movimenti devono essere coordinati ai suoi. Così come la velocità – ha spiegato la 19enne – E’ un rapporto di simbiosi".

"Una figura preziosa"

Un ottimo acquisto per la società d’atletica, e soprattutto per il gruppo Disability&Sport. Lo ha confermato il presidente, Angelo Peritore: "Ci spendiamo dagli anni Ottanta a favore dei disabili, permettendo loro di fare sport. Ha ingranato la boccia paralimpica, ma ci vuole costanza – ha detto – Non è facile. Sicuramente, per noi figure come Francesca De Vito sono molto preziose. E’ una giovane molto appassionata".
L’associazione sportiva vorrebbe far partire un progetto anche per i non vedenti: "Ora, bisogna trovare gli atleti disposti ad affidarsi a noi".
Il binomio disabilità e sport è sempre vincente. "E’ importante per questi ragazzi non chiudersi in casa ma riuscire a socializzare – ha continuato De Vito – Acquistano la fiducia in loro stessi e ogni passo avanti è una grande soddisfazione". E’ sempre un’emozione poter gareggiare insieme: "Loro vedono attraverso i miei occhi. Sapere che posso aiutarli mi rende molto orgogliosa", ha concluso l’atleta.

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