Barlassina

La prima prova da professionista di Martina è un sogno: vittoria per ko al primo round

Grande esordio a Cogliate per l’atleta lissonese della Pugilistica Brianza: «Voglio vincere tutto»

La prima prova da professionista di Martina è un sogno: vittoria per ko al primo round
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Non ha fatto quasi in tempo a cominciare che era già finito il primo incontro da professionista di Martina Caruso, la prima atleta della Pugilistica Brianza barlassinese a competere a questo livello.

La prima prova da professionista di Martina è un sogno: vittoria per ko al primo round

Non perché la combattente lissonese di 32 anni sia andata al tappeto, anzi, al contrario: le sono infatti bastati pochi scambi di colpi per costringere l’arbitro a decretare il ko tecnico nei confronti della sua avversaria Stefany Sale.

In programma erano infatti quattro riprese per le due peso piuma, ma a nemmeno metà della prima scarica c’è stato il primo conteggio in piedi per l’avversaria di Martina e l’attacco successivo della boxeuse della palestra barlassinese le ha portato la sua prima vittoria da professionista.

Tripudio di pubblico al locale «La Primula» di Cogliate, dove sabato si è svolto un grande pomeriggio di pugilato, con diversi incontri organizzati dalla Pugilistica Brianza per i dilettanti e, infine, il grande match d’esordio nel professionismo di Martina Caruso, che ha onorato nel migliore dei modi questo passaggio.

«Sogni ogni volta di vincere in questo modo, ma riuscirci è tutta un’altra cosa - ha detto la pugile dopo la vittoria - Adesso torno ad allenarmi con la stessa mentalità di prima: non posso pensare che andrà sempre così».

L'inizio con il karate

La sua è poi una storia piuttosto particolare, perché la lissonese è arrivata alla boxe dal karate, dopo un periodo di pausa dai combattimenti e dalle arti marziali.

«Con il karate avevo un po’ esaurito gli stimoli - ha raccontato - Così mi sono concentrata sugli studi, mi sono laureata in Scienze motorie, ma mi mancava l’agonismo. Allora ho deciso di iniziare con il pugilato». E cosa si è portata dietro dalle sue esperienze precedenti? «Tempismo, riflessi e tecnica li avevo già affinati dal karate, ma nella boxe è molto più importante gestire le energie e soprattutto la difesa», ha spiegato.

Questo incontro ha rappresentato un grande e importante momento per la Pugilistica Brianza, che da anni rappresenta un punto di riferimento per la disciplina nella provincia: l’anno scorso addirittura si è classificata seconda in tutta la Lombardia e adesso ha portato la prima atleta al professionismo.

«Un traguardo che mi fa ben sperare e un punto di partenza», ha detto il direttore sportivo Stefano Rizzo. «Ha un passato da atleta d’elite nel karate e siamo sicuri che ha la mentalità giusta, anzi, sotto questo punto di vista è davvero impressionante - ha spiegato l’allenatore di Martina, Francesco Seveso - Speriamo che questo sia solo il primo capitolo di una meravigliosa avventura». Se il primo capitolo è stato un ko tecnico alla prima ripresa, allora non si vede l’ora di leggere i successivi.

Caruso aveva già fatto parlare di sé lo scorso anno, quando era arrivata terza ai campionati italiani assoluti per i dilettanti, mentre adesso ha fatto il grande salto fra le professioniste con uno straordinario risultato.

La festa in Comune

Per rendere il giusto omaggio a questo traguardo per la palestra di Barlassina, il Comune ha voluto organizzare una cerimonia a Palazzo Rezzonico. Ogni incontro di boxe è infatti preceduto da una cerimonia ufficiale del peso e l’Amministrazione si è prodigata per farla ospitare nel cortile del Comune. Presente anche il sindaco Paolo Vintani per un saluto alle combattenti:

«Sono stato per molti anni praticante di arti marziali anche io e sono felice di accogliere e ospitare questo sport - ha detto il primo cittadino - In bocca al lupo a entrambe e a tutta la palestra». Ha portato decisamente bene questo augurio, tanto che un inizio migliore era davvero difficile da immaginare. E adesso quali sono i progetti per il futuro? Caruso va dritta al punto senza mezze misure, proprio come i suoi colpi: «Vincere tutto, sdraiare tutte le avversarie che incontrerò».

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