Domani Monza - Atalanta

Nesta: "Non dobbiamo finire con il minimo dei punti in serie A"

Il tecnico sulla stagione biancorossa: "Sapevo che la squadra sarebbe stata ridimensionata, ma non così tanto. Con Galliani rimane un ottimo rapporto"

Nesta: "Non dobbiamo finire con il minimo dei punti in serie A"
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Al centro sportivo Luigi e Silvio Berlusconi di Monzello in mattinata la conferenza stampa dell'allenatore Alessandro Nesta alla vigilia del derby lombardo fra Monza e Atalanta, con i bergamaschi terzi in classifica che cercheranno di consolidare il piazzamento per la Champions League. A quattro turni dalla fine della stagione, biancorossi a un passo dalla retrocessione matematica in serie B.

"Non finire con il minimo dei punti"

"L'obiettivo è di non finire con il minimo dei punti, sarebbe veramente brutto essere la squadra peggiore della serie A. All'inizio della stagione sapevo che si sarebbe ridimensionata la squadra, ma non così tanto. La morte del presidente Berlusconi ha invertito la freccia, tanti giocatori in scadenza sono stati un problema e anche i prestiti hanno fatto abbassare il rendimento: ci sta che qualcuno potesse aspettarsi qualcosa in più. Il Monza è un club forte, ha fatto tanto, è un peccato".

Turati con la febbre è in forse

"Io penso soltanto al campo, scelgo i giocatori che meritano e non per gli altri risultati o per la retrocessione che sia matematica o meno. Faccio le scelte come sempre, poi se sbaglio me ne assumo le responsabilità. Turati ha la febbre da due giorni e mezzo, vediamo con il dottore. Rientra D'Ambrosio, che viene in panchina mentre Carboni è squalificato. Non recuperiamo nessun altro. Nonostante i problemi di questa stagione, è rimasto un ottimo rapporto con Galliani. Nessuno avrebbe voluto trovarsi in questa situazione. Questa stagione porterà svantaggi a tutti".

"L'Atalanta ti rompe le scatole"

"L'Atalanta gioca sempre allo stesso modo, ha giocatori fatti per giocare come vuole Gasperini. E' forte forte. Una squadra che ti rompe le scatole, sarà una partita molto difficile. Non so cosa potrà succedere a Monza, se arriverà una proprietà nuova e chi potrebbe arrivare. Quello che so, lo leggo sui giornali. Mi auguro il meglio, nonostante un anno difficile sono ancora vivo: in altri posti non sarebbe stato così semplice. Qui lavorano tante persone che vogliono bene al Monza".

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