Palladino su Monza - Udinese: «Siamo in crescita, ma dobbiamo tenere alta la concentrazione»

Raffaele Palladino presenta Monza-Udinese di domani, domenica 29 ottobre all'U Power Stadium ore 15, chiedendo ai suoi di mantenere alta la concentrazione.

Palladino pre Monza - Udinese: «Siamo in crescita, mi piace»

«Abbiamo studiato l'Udinese. Non so quali cambiamenti tattici introdurrà mister Cioffi (subentrato a Sottil in settimana, ndr), ma sicuramente dovremo entrare in campo affamati e con grinta altrimenti rischiamo grosso perché loro si presenteranno a Monza agguerriti. Sempre, infatti, la squadra che cambia allenatore vive un'importante fase di scossa psicologica - ha detto il mister biancorosso - Siamo in una fase di crescita che mi piace, facciamo prestazioni di alto livello ma si può ancora migliorare. So che abbiamo davanti un mese importante ma preferisco guardare partita per partita, senza pensare a quelle che verranno dopo. Per noi quello di domani è un match fondamentale».

Sull'operazione a Izzo

«Abbiamo tentato di recuperare Izzo fino all'ultimo. Ma il piede continuava a dargli fastidio così abbiamo interpellato vari medici fino a che uno dei migliori tra questi ha consigliato l'operazione. Lo abbiamo perso per un po', ma almeno la cosa è risolta e potrà tornare quanto prima a darci una mano».

Vignato può fare la differenza

«Vignato è cresciuto molto  e ha raggiunto un livello in cui può fare la differenza. Ho sempre creduto in lui, anche prima che arrivasse questo  momento. Deve continuare a lavorare perché può migliorare ancora tanto»

Palladino prima di Monza - Udinese: i giovani che crescono

«Vignato, Bondo, Carboni, lo stesso Cittadini che però si è fatto male quasi subito sono giovani che andando avanti con il campionato dimostreranno quanto valgono e ci riserveranno grosse sorprese».

Il self control dopo il finale di Roma - Monza

«Il self control nel dopo partita contro la Roma? Capisco che a volte per fare notizia bisogna fare polemica, ma ormai la partita era finita e non c'era più niente da dire a riguardo, non c'era più nulla su cui fare polemica. Per questo ho preferito parlare della partita e del fatto che ero molto orgoglioso della prova dei ragazzi. Oltretutto, a Roma siamo stati accolti molto bene da una società, una dirigenza e un ambiente fantastici. Assolutamente non ero arrabbiato per quello che è succcesso a fine partita, sono cose che capitano. Questo è il mio stile, non cerco mai la polemica contro gli arbitri o contro i colleghi».