Pirelli Cup al Mugello: vittoria amara per il team MC7 Corse. Sullo stesso circuito muore un pilota
La gioia per la vittoria ottenuta da Christian Gamarino spazzata via dalla morte di Stelvio Boaretto, pilota gentleman che tante volte aveva condiviso il box con la squadra di Matteo Colombo.
Niente festeggiamenti nella prima tappa della Pirelli Cup tenutasi sul circuito del Mugello. Il team MC7 Corse porta a casa la vittoria ma qualsiasi gioia è stata spazzata via dalla morte di Stelvio Boaretto, pilota gentleman che tante volte aveva condiviso il box con la squadra di Matteo Colombo.
Pirelli Cup al Mugello: vittoria amara per il team MC7 Corse. Sullo stesso circuito muore un pilota
Nel Trofeo Italiano Amatori, categoria 1000 Avanzata, il 59enne Stelvio Boaretto è morto in seguito alle lesioni riportate dopo una caduta che ha coinvolto più concorrenti. Il pilota veneto, veterinario di professione, è stato soccorso e rianimato in pista dallo staff medico del circuito e subito dopo trasportato al Centro Medico dove però, per l'aggravarsi delle sue condizioni, è deceduto.
Per quanto riguarda la competizione nel weekend era indisponibile per infortunio (durante l'allenamento) il pilota titolare Fabrizio Perotti. Al suo posto Simone Bosco della SB Corse Management ha chiamato il genovese Gamarino, forte pilota con alle spalle diversi anni di campionato europeo e mondiale supersport, attualmente impegnato nel mondiale endurance. Assieme a lui nel box il confermato Emiliano Ercolani con la Yamaha R3 300.
Già le qualifiche avevano delineato i valori in campo, con un quartetto di piloti a disputarsi la pole a suon di giri veloci: Gabriele Ruiu e Alessio Velini con le BMW, Alex Bernardi e Christian Gamarino con le Aprilia. Al termine della prima sessione Ruiu brucia Gamarino di un millesimo di secondo; ma il pilota del team vimercatese non si dà per vinto e nella seconda sessione si migliora ottenendo un “best lap” di 1.52.143, testimone di quanto sia elevato il livello raggiunto dalla Pirelli Cup.
Gara 1
Al via della prima manche l’Aprilia sobbalza, provocando la penalizzazione del pilota per partenza anticipata, ma le cose stanno peggio di quanto sembra: la frizione della moto di Noale si rompe e dopo tre giri Christian deve alzare bandiera bianca e parcheggiare la RSV4 contro il muretto. La gara va a Ruiu, davanti a Bernardi e Velini.
Gara 2
La delusione è dura da smaltire, ma con la moto pronta per gara 2 e la partenza ancora in pole, il team è fiducioso di rifarsi. Al via (effettuato con comprensibile prudenza) Gamarino si attesta in terza posizione, ma la bandiera rossa interrompe quasi subito la gara. Al momento di ripartire sembra che la sfortuna voglia ancora prendere di mira la squadra diretta da Matteo Colombo: l’Aprilia non vuole avviarsi, ma per fortuna lo fa in tempo per permettere a Christian di schierarsi alla fine del warm up lap.
La battaglia si riaccende con Gamarino sempre davanti braccato da Ruiu e Bernardi, ma, a parte un passaggio in seconda posizione per studiare l’avversario, il genovese ha sempre condotto con sicurezza e margine; neppure la staccata carena contro carena all’ultima curva ha permesso a Ruiu di effettuare il sorpasso: sul rettilineo del traguardo l’Aprilia non consente alla pur strapotente BMW di passare per prima sotto la bandiera a scacchi. Ruiu accusa un distacco di 96 millesimi e Bernardi (anche lui su Aprilia) 159 millesimi; del vincitore anche il giro veloce con un notevole 1.51.831.
Gara sprint
Poi è la volta di scendere in pista per Emiliano Ercolani, che nelle prove del venerdì aveva ottenuto la pole provvisoria, ma nelle sessioni successive gli altri concorrenti riescono a migliorare di più e si ritrova dodicesimo in griglia.
La gara sprint lo vede terminare in tredicesima posizione a due secondi, nel mezzo del classico trenino che sempre si crea in queste classi dove le scie contano molto e l’agonismo e le sportellate non mancano mai.
Nella seconda manche le possibilità di ben figurare c’erano tutte ma stavolta la partenza di Emiliano non è perfetta e gli costa numerose posizioni, tanto da passare sedicesimo al primo giro. Il ragazzo di Pesaro però non demorde e inizia a rimontare posizioni su posizioni, sino ad arrivare all’ottavo giro a issarsi al secondo posto. Ma forse l’attacco è avvenuto leggermente troppo presto: gli avversari approfittano del gioco delle scie facendolo retrocedere sino alla settima posizione. Non è un brutto risultato ma poteva andare meglio.
Nella foto: il team MC7 Corse con al centro il vincitore Christian Gamarino, Matteo Colombo(il primo a sinistra) e Simone Bosco (il primo a destra).