Il pre-partita

Verso Sassuolo-Monza, Palladino: “Vogliamo fare qualcosa di storico”

Conferenza di vigilia in vista della terzultima giornata, il tecnico su passato, presente e futuro: “Non ho sentito nessuno”

Verso Sassuolo-Monza, Palladino: “Vogliamo fare qualcosa di storico”
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Conferenza di vigilia di Sassuolo-Monza, terzultima giornata di campionato. Il tecnico si è espresso su passato, presente e futuro assicurando: “Non ho sentito nessuno”

Palladino prima di Sassuolo-Monza

“Apro io la conferenza, vorrei sensibilizzare tutti dopo quello che è successo in Emilia Romagna. Il Monza ed io vogliamo dare sostegno a tutta la popolazione per quanto ha causato il maltempo. Siamo vicini a tutti, speriamo di portare un raggio di sole e che tutto vada per il meglio”. Inizia così Raffaele Palladino la conferenza stampa di presentazione di Sassuolo-Monza, in programma domani alle ore 20.45 al Mapei. “L'ultimo ad aver battuto l'Inter? Felice per la loro finale. Noi dobbiamo essere soddisfatti per il grandissimo percorso, ma abbiamo ancora tre partite molto importanti. Abbiamo qualcosa di storico da poter raggiungere, nel contempo se ci guardiamo alle spalle non possiamo non vedere le cose straordinarie che abbiamo fatto”.

Palladino e la Juve: “Non ho sentito nessuno”

Sulle frasi di Paolo Berlusconi, che lo ha paragonato a Guardiola e ha detto che sarà bello dire di no alla Juve per lui: “Lo ringrazio, se mi avesse chiamato la Juve però me lo ricorderei... Scherzi a parte ringrazio tutti per la stima, non ho ricevuto nessuna chiamata e sono concentrato solo sul finale di stagione”. Sui singoli che hanno trovato poco spazio, come Vignato e D'Alessandro: “La rosa è ampia e forte, basata su grandi idee e su concetti di calcio diversi, quelli di Stroppa. Normale ci sia chi ha trovato più e meno spazio, ho un grande gruppo e ragazzi bravissimi. Anche Antov, Carboni, Ranocchia non hanno trovato molto spazio. Fa parte del gioco, devo fare delle scelte per il bene della squadra. E non regalo nulla a nessuno, gioca chi è al 100% e riesce a dare un contributo importante. Qui chiunque lo può fare, ma devo fare scelte”.

I gol più belli della stagione secondo il tecnico

“Vogliamo sempre giocare palla a terra, ai ragazzi piace trovarsi con gli scambi a uno o due tocchi, abbiamo fatto tante azioni di qualità arrivando anche in area. Non è facile: negli ultimi metri è sempre durissima arrivare visto il calcio di oggi. Abbiamo segnato tanti gol belli: quello di Caprari con la Samp, quello di Ciurria con l'Inter o ancora quello di Petagna col Napoli”. Nel 2023 il Monza è la squadra che ha perso meno partite di tutti, solo tre: “Col Sassuolo avevamo rischiato di perdere, da gennaio ha fatto i nostri stessi punti, 27. Non è poco, guidata da un allenatore come Dionisi che è giovane, ma anche esperto. Sa mettere tutti in difficoltà, compresi noi all'andata. Dobbiamo giocarcela, come abbiamo fatto col Napoli, con l'Inter e tutte le altre. Frattesi e Berardi? Due grandi giocatori, nel giro della Nazionale. Se potessi mi piacerebbe allenarli entrambi: chi non vuole allenare giocatori forti?”.

I prossimi passi e il rapporto coi tifosi

I prossimi passi: “Dare continuità, confermarci. Spero che la squadra non abbia cali, più che fisici psicofisici. Quando si vince con le grandi squadre può esserci un calo a livello mentale. Ho battuto molto su questo tasto in settimana. C'è da andare forte, affrontiamo una squadra con grande gamba. Il Sassuolo, anche a livello societario, deve essere preso ad esempio. In serie A da dieci anni, il primo anno ha rischiato di retrocedere, sono intervenuti sul mercato con investimenti importanti, hanno programmato e sono arrivati anche in Europa. Con tanti italiani e tanti giovani. In futuro potrebbe essere un punto di riferimento anche per il Monza, settore giovanile compreso. Qui si sta lavorando bene anche in quello, vengo da lì e lo so bene”. Sui tifosi: “Per l'ultima in casa vorrei davvero un clima di festa, una bolgia. Quest'anno la nostra forza è stata anche l'unione con i tifosi, grande unione in tutto l'ambiente. Giocare qui è come essere in un fortino, tutti ci spingono a dare il massimo. Sarebbe bello visto il percorso chiudere con uno stadio stracolmo. E alla fine faremo una grande festa”. Sui singoli: “Rovella? Stravedo per lui, lo amo e mi fa arrabbiare perchè può fare molto di più. Ha un grandissimo futuro. Caprari? Grandissimo campionato, non ha fatto tanti gol ma ha dato un importante contributo. Ed è in crescita, farà un gran finale di stagione. Sono contento e parlo spesso con lui. Anche nel suo caso può migliorare e lui lo sa. Non è un giocatore da 5 gol all'anno, ne può fare di più. Ma se mette questa mentalità può finire davvero alla grande”.

Palladino: “Mi ritengo fortunato ad essere qui”

“49 punti sono figli di un sudore e grande sacrificio. Sono davvero orgoglioso di allenare un gruppo del genere. Mi ritengo fortunato ad essere qui. L'obiettivo era la salvezza e l'abbiamo raggiunta, ma ora non vogliamo porci limiti e fare qualcosa di storico, che venga ricordato per anni”. “All'andata avevamo forse un po' di timore ad affrontare le grandi, essendo una neopromossa. Mentre con le squadre alla nostra portata eravamo consapevoli di affrontare sfide salvezza. Nel ritorno abbiamo raggiunto un livello di maturità incredibile, giocando alla pari anche con le grandi. Difficile vincerle tutte, saremmo qui a parlare di altro”.

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