La rassegna

Dal 27 marzo torna a Monza UmanaMENTE

Il ciclo di conferenze - composto da quattro appuntamenti - prenderà avvio il prossimo 27 marzo al Teatro Manzoni e proseguirà fino al 5 maggio

Dal 27 marzo torna a Monza UmanaMENTE
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Quattro relatori d'eccezione per la seconda edizione della rassegna UmanaMENTE, presentata oggi a Monza. Il ciclo di conferenze - composto da quattro appuntamenti - prenderà avvio il prossimo 27 marzo al Teatro Manzoni e proseguirà fino al 5 maggio. Al centro della rassegna l’essere umano e il suo pensiero che verranno sviscerati grazie all’intervento di intellettuali e rappresentanti del mondo scientifico e della cultura.

Dal 27 marzo torna a Monza UmanaMENTE

"Dopo l'ottimo riscontro della prima edizione – spiega l’Assessora alla Cultura Arianna Bettin – UmanaMente torna quest'anno con altri quattro nomi di grande rilievo nel panorama scientifico e divulgativo nazionale. Abbiamo scelto il claim 'elogio delle differenze' perché ciascun relatore, dal proprio punto di vista di esperto, affronterà a suo modo il tema della pluralità dell'esperienza umana, tracciando una distinzione fra ciò che ci rende differenti l'uno dall'altro, e per questo unici, degni di rispetto e riconoscimento, e ciò che ci costringe invece in una condizione di diseguaglianza sociale".
“La cultura – aggiunge il Sindaco Paolo Pilotto - è sempre cura del sé, ma queste quattro iniziative sono legate anche a una ‘e’ che congiunge, alla cura delle persone anziane e di chi per altri motivi si trova ad affrontare sfide difficili nella propria vita, che porta a chiederci cosa possiamo fare in più per queste persone. Perciò il valore aggiunto di questa proposta culturale è avere una ‘è’ con l'accento e una ‘e’ che congiunge”.

I relatori

Si parte il 27 marzo alle ore 20.30 con Gabriella Greison e “La fisica dei cambiamenti climatici”. Greison è una fisica, scrittrice e performer si definisce una “storyteller” con la missione di ispirare, elevare e creare impatti: una storia alla volta. E’ una ricercatrice indipendente nelle discipline di storia della scienza, maccanica quantistica, donne e scienza, fisici del XX secolo, STEM, fisica atomivca e fisica nucleare.

In questo speech la Greison racconta, dal punto di vista scientifico, come i cambiamenti climatici stanno impattando sul nostro pianeta. I media sono pieni di affermazioni contrastanti e accese discussioni sui rischi associati al cambiamento climatico: finalmente una fisica fa chiarezza, spiegando in maniera concisa la scienza alla base di tutto questo. La fisica dei cambiamenti climatici fornisce una panoramica chiara e accessibile della scienza del clima e dei rischi associati all’inazione a livello globale. La narrazione di Greison ripercorre i progressi degli scienziati verso la moderna comprensione del clima terrestre e del futuro del pianeta.

Conduce la serata Diana de Marsanich, giornalista green per il settimanale F e il mensile Natural Stile. 
L’evento è promosso da Thuja Lab Associazione di Promozione Sociale e il ricavato andrà a sostegno di Generazione Senior.

La chimera più grande: restare giovani

Si prosegue il 14 aprile con “La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità” in cui la professoressa Antonella Viola rifletterà su quanto restare giovani sia una delle nostre più grandi chimere.

Mentre la vita media si è allungata la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale ci consideriamo anziani. Esistono teorie scientifiche e false teorie, diete e manuali che ci dicono come dobbiamo mantenerci in forma, come dobbiamo trattare il nostro corpo: tutto questo rende molto difficile capire, e anche accettare, come e perché il nostro organismo muta nel tempo. Antonella Viola nel corso della serata racconta le ragioni biologiche ed evolutive di un’esperienza universale, che ciascuno di noi attraversa a modo suo, con il proprio corpo, secondo tempi diversi e secondo le proprie differenze. È il primo passo da compiere se vogliamo accogliere questo fenomeno regolando le nostre abitudini e il nostro stile di vita.

Antonella Viola è Professoressa Ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova. Dal 2015 al 2017 è stata vice-direttrice del VIMM (Padova) e dal 2017 è Direttrice Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica – Fondazione Città della Speranza. Ha coordinato numerosi progetti di ricerca nazionali, europei e americani finalizzati allo studio del sistema immunitario.
L’evento è promosso dall’associazione la Meridiana, che utilizzerà il ricavato per finanziare le sue attività.

L'amore per la lingua

Il 28 aprile sarà la volta della ricercatrice Vera Gheno, ricercatrice presso l'Università degli Studi di Firenze è sociolinguista, saggista e traduttrice. Ghena insegna Didattica delle Lingue Moderne presso l'Università degli studi di Firenze e ha collaborato con l'Accademia della Crusca e con la casa editrice Zanichelli.

Vera Ghino propone a Monza “Grammamanti. Cosa significa amare una lingua”. Cosa vuol dire essere grammamanti? In un mondo di sedicenti “grammarnazi”, c’è bisogno di recuperare un rapporto intimo, quasi carnale, con la propria lingua madre. Amarla non significa difenderla da nemici immaginari, da presunte corruzioni, ma celebrarla a ogni frase, sceglierne con cura ogni parola, gustandosela in bocca, come un frutto maturo. Vuol dire smettere di pensare a come si devono dire le cose e spalancare la mente a come si possono dire le cose.
L’evento è promosso dall’Associazione Zefiro e il ricavato andrà a sostegno di CADOM -  Centro aiuto donne maltrattate.

Razze umane e razzismo

L’ultimo appuntamento è in calendario per il 5 maggio con Telmo Pievani filosofo della scienza, evoluzionista, comunicatore e saggista che ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova. Tra i suoi libri Serendipità (2021), Finitudine (2020), Imperfezione (2019), Homo sapiens e altre catastrofi (2018) e La vita inaspettata (2011). Collabora con “Il Corriere della Sera”, “Le Scienze” e “Micromega” 

Pievani propone “Perché le razze umane non esistono, ma il razzismo sì”Si parte dalla constatazione che le razze umane non esistono, poiché la specie Homo sapiens è fatta da una sola grande popolazione che condivide più del 99,9% del DNA; siamo tutti parenti e tutti differenti, a livello individuale. Le diversità tra i popoli sono di tipo quasi esclusivamente culturale e linguistico. Eppure, il razzismo esiste eccome, dentro le nostre teste, e torna fuori appena qualcuno lo strumentalizza ad arte. Dobbiamo togliere o lasciare la parola "razza" nella Costituzione italiana? Perché in alcuni settori, per esempio medici, si continua a usare il termine razza?  Perché alcune minoranze vogliono essere definite come razze, per difendere la loro diversità? Un dialogo per ricomporre i tasselli di un puzzle complicato. Modera il conduttore radiofonico Marco Ardemagni.

L’evento è promosso dall’Associazione Culturale Novaluna. Ricavato a sostegno di Emergency
La scenografia dei quattro eventi sarà costituita dall’opera dell’artista Carlo Guzzi “Le Impronte dell’Anima”.

"Un'offerta originale e interessante"

“La qualità di questa proposta culturale nasce anche dall’apporto e dalla collaborazione che le quattro Associazioni hanno assicurato nel delineare un’offerta così originale e interessante” aggiunge l’Assessora Bettin annunciando che tutte le serate saranno introdotte da un ensemble di studenti del Liceo Classico e Musicale B. Zucchi di Monza.

È possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria del Teatro Manzoni di Monza (via A. Manzoni, 23) o tramite il sito www.teatromanzonimonza.it a partire dalle 16.30 del 28 febbraio. Gli abbonamenti sono acquistabili solo in biglietteria: tel. 039/386500 - info@teatromanzonimonza.it - www.teatromanzonimonza.it

INTERO: € 10; STUDENTI: € 8; abbonamento alla rassegna UmanaMENTE: € 32.

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