Fattore “T” come Teodolinda

Eredità longobarda e opportunità di sviluppo, se ne parla a Monza

L'assessore Carlo Abbà: "Sarà un'importante occasione per ripercorrere un pezzo di storia e cultura europea che tocca Monza molto da vicino, e su cui puntare molto nella costruzione dell’identità della nostra città"

Eredità longobarda e opportunità di sviluppo, se ne parla a Monza
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Il titolo dell’appuntamento è Fattore “T” come Teodolinda, la regina consorte dei Longobardi che ha contribuito a rendere celebre Monza, non solo nei manuali di storia. L’evento, promosso dal Comune e dall’Associazione Longobardia, è pensato per far conoscere alle realtà del territorio il progetto di sviluppo turistico-culturale e anche socio-economico collegato all’itinerario longobardo “Longobard Ways across Europe”.

Eredità longobarda e opportunità di sviluppo, se ne parla a Monza

L’evento, organizzato con l’Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia in qualità di partner e in collaborazione con il Duomo di Monza e la Fondazione Gaiani e si terrà sabato 2 marzo alle 10 presso il Salone del Granaio del Duomo di Monza, con ingresso da via Canonica 4 ed è aperto ai principali soggetti istituzionali e alle Associaizoni impegnate nella promozione turistica e storica del territorio.

I temi

L'iniziativa si concentra sulla valorizzazione della presenza longobarda in Italia e sui suoi impatti socio-economici, con un focus sull'asse portante dell'itinerario "Longobard Ways across Europe". Il programma della giornata prevede, dopo i saluti istituzionali, l'intervento di diversi relatori che affronteranno argomenti come i Longobardi nel Mezzogiorno d'Italia, i valori longobardi nell'Europa passata e presente, la cooperazione culturale ed economica europea e le possibilità di cooperazione con il Nord-Germania e la Slovenia. Durante la fase conclusiva dell’evento prenderanno la parola l’Assessore al Turismo di Monza Carlo Abbà e Andrea Santolini, Vicepresidente dell’Associazione Longobardia.

“L’appuntamento del 2 marzo – sottolinea l’Assessore al Turismo Carlo Abbà – sarà un’importante occasione per ripercorrere un pezzo di storia e cultura europea che tocca Monza molto da vicino, e su cui puntare molto nella costruzione dell’identità della nostra città anche agli occhi di chi la visita da fuori. L’evento sarà anche occasione per ribadire alle realtà del territorio l’intenzione, da parte dell’Amministrazione, di ripresentare il dossier dell’itinerario, integrato sulla base dei rilievi dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali”.

Durante l'incontro gli esperti si confronteranno sulla lunga stagione longobarda, dalle origini germaniche fino alla loro presenza e influenza in Italia. Si analizzeranno i risultati significativi del potere longobardo, evidenziando la costruzione di monumenti artistici di valore e il persistere di influenze longobarde nel panorama culturale italiano, come testimoniato dai primi riscontri in lingua italiana e dalla persistenza di tradizioni e culti longobardi.

L'evento mira a promuovere la cooperazione tra le diverse realtà territoriali italiane e internazionali, con un focus particolare sul territorio di Monza e Brianza come prototipo di "cluster identitario".

Longobard Ways across Europe: cosa è

Si tratta dell’itinerario geoculturale tracciato dal passaggio dei Longobardi nella storia e che ripercorre in modo sistematico e in chiave turistico
culturale un elemento costitutivo della cultura Europea, dal Nord al Sud. Nel contesto dell’Itinerario “Longobard Ways across Europe” un ruolo preminente – quale obiettivo turistico-culturale – spetta al Cluster Monza-Brianza, area dal grande valore storico e geografico nella fase di fondazione del Regno longobardo d’Italia, il “Periodo delle due regine” Teodolinda (589-627) e Gundeperga (626-652).

La riproposizione dell’Itinerario

Nel 2016 l’Itinerario “Longobard Ways across Europe” - con Monza come capofila istituzionale - è stato ufficialmente candidato presso l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo per il riconoscimento tra gli Itinerari Culturali Europei promossi dal Consiglio d’Europa. Ai fini del riconoscimento ufficiale, l’Istituto ha richiesto alcune integrazioni al dossier dell’itinerario.

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