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Giussano, gli «Amici di Caputél» bruciano la Giubiana

Falò simbolico, giovedì sera, allestito nella teca di piazza San Giacomo

Giussano, gli «Amici di Caputél» bruciano la Giubiana
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Giussano, gli «Amici di Caputél» bruciano la Giubiana

Sarà un falò simbolico

Seppure in forma ridotta, senza pubblico e con un «finto» fuoco, giovedì sera, 28 gennaio, andrà in scena il rogo della Giubiana. Neppure il Covid ferma la tradizione popolare, che però ovviamente, andrà in scena in una forma molto ridotta e con nuove modalità. Immancabile sarà il "falò" che un gruppo di giussanesi ha pensato di organizzare, nell'ultimo giovedì del mese, con una forma inedita e scenografica, senza fare assembramenti e senza fiamme.

Gli «Amici di Caputél»

Un piccolo momento di condivisione a cui anche quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria, gli «Amici di Caputél» non hanno voluto proprio rinunciare, rispettando la tradizione e i Dpcm. Hanno organizzato una sorta di falò simbolico, in centro città: nella teca di piazza San Giacomo hanno allestito il fantoccio che bruceranno usando delle luci ad effetto fiamma sotto le fascine di legna. Una rappresentazione scenica che non potrà scaldare con il calore delle fiamme e l'allegria che solitamente si crea attorno al rogo, ma comunque un segno della tradizione. Non mancherà ovviamente la sentenza, che è stata realizzata dal gruppo  sotto forma di un fumetto e non mancherà  neppure  l'immancabile risotto con la luganega, riservato però solo al gruppo di pochissimi amici.

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