In monstra Olga Biglieri Scurto

La stagione del Must si apre con una pittrice poliedrica

"Una vita da Barbara. Dal Futurismo all’Albero della Pace": l'inaugurazione sabato 27 settembre

La stagione del Must si apre con una pittrice poliedrica

E’ Olga Biglieri Scurto, detta Barbara, ad aprire quest’anno la stagione artistica del MUST di Vimercate.  Una pittrice poliedrica a cui è dedicata la mostra dal titolo “Una vita da Barbara. Dal Futurismo all’Albero della Pace”, con inaugurazione sabato 27 settembre (ore 16.30) assieme alla curatrice Simona Bartolena.

La stagione del Must si apre con una pittrice poliedrica

Nata a Mortara, vicino Pavia, nel 1915 e scomparsa a Roma nel 2002, Barbara fu aviatrice (ottenne il brevetto di volo a soli 16 anni) e pittrice futurista, e attraversò con la sua arte tutto il Novecento, fino alla candidatura nel 2000 al Premio Nobel per la realizzazione dell’opera partecipata “Albero della pace”, la tela lunga 10 metri donata nel 1986 dalla pittrice al Museo Memoriale della Pace di Hiroshima.
La mostra allestita al MUST offre lo spunto per raccontare una figura poco conosciuta ma importante sia per il vissuto sia per le riflessioni che la storia di Barbara stimola, fra avanguardia, ruolo femminile, impegno civile ed espressione artistica.

Dice Simona Bartolena:

“Raccontare Barbara è impegnativo: non basta il linguaggio della storia dell’arte. Lei stessa, del resto, diffidava dalle parole dei critici, preferendo pensare che fosse la sua stessa pittura a poter parlare. Per Barbara, artista in costante evoluzione e dalla produzione proteiforme, l’arte non è mai fine a sé stessa. Essa deve evocare mondi invisibili, sollecitare riflessioni, coinvolgere la società tutta in momenti partecipati, portare dei messaggi. Sempre in bilico tra ricerca spirituale e impegno sociopolitico, Barbara è stata una personalità di primo piano della cultura italiana del Novecento, ancor prima di essere un’artista. Dalla sua appartenenza al Futurismo di Marinetti al suo impegno pacifista, dal giornalismo di moda, allo studio delle filosofie orientali, Barbara non smette mai di stupire, con la sua vita che pare un romanzo e la sua produzione artistica sempre libera, estranea ai meccanismi del mercato, indipendente e sincera”.

La mostra attraversa interamente la produzione di questa artista visionaria raccontando un personaggio raro e prezioso, le cui riflessioni e il cui messaggio, in tempi come quelli che stiamo vivendo, sono quanto mai attuali. Di opera in opera il percorso creativo di Barbara si dipana portando con sé la vicenda biografica, i motivi della sua ricerca sperimentale e il racconto del contesto culturale dell’epoca storica, dagli anni Trenta fino all’inizio del nuovo millennio”.

La mostra è realizzata in collaborazione con la famiglia dell’artista, in particolare con la figlia Glorianda Scurto e con il nipote Emanuele Federico Panzera, appassionato studioso e conoscitore dell’opera della pittrice. Dichiara l’Assessora alla Promozione della Città Elena Lah:

“La figura di Barbara futurista mi ha affascinata da subito: una donna indipendente che prende il brevetto da aviatrice a 16 anni, che scopre la pittura in volo, che viene adottata dal futurismo, per poi esplorare codici e modalità di pittura molto varie, fino a realizzare un’opera simbolo internazionale della pace per Hiroshima. Una persona che ha vissuto di arte e tramite l’arte, che vale la pena di conoscere grazie a questa mostra.”