Toccherà tante città italiane

L'arte della tessitura in mostra: dalla Brianza il via a una esposizione itinerante

Una mostra itinerante che parte il 22 marzo da Concorezzo per raccontare il legame tra tradizione e ricerca tecnologica attraverso installazioni, laboratori interattivi e dimostrazioni pratiche

L'arte della tessitura in mostra: dalla Brianza il via a una esposizione itinerante
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Una mostra itinerante che parte il 22 marzo da Concorezzo per raccontare il legame tra tradizione e ricerca tecnologica attraverso installazioni, laboratori interattivi e dimostrazioni pratiche

L'arte della tessitura in mostra: dalla Brianza il via a una esposizione itinerante

Prende il via il 22 marzo a Concorezzo la mostra itinerante “RITESSERE: un filo tra tradizione e innovazione” che nei prossimi mesi attraverserà l’Italia per raccontare il passato e il futuro della seta in un’ottica di economia circolare.

L’iniziativa, a cura del Politecnico di Milano e sostenuta da Fondazione Cariplo, mira ad approfondire il legame tra tradizione e ricerca tecnologica attraverso installazioni, laboratori interattivi e dimostrazioni pratiche.

Dopo l’inaugurazione a Concorezzo, città brianzola con una grande tradizione tessile, la mostra itinerante raggiungerà altre città italiane come Padova, Milano, Abbadia Lariana, Rovereto, Vigevano…

La mostra “RITESSERE: un filo tra tradizione e innovazione”

La mostra verrà inaugurata sabato 22 marzo a Concorezzo in Villa Zoja (via Libertà 74) e rimarrà aperta il weekend del 22/23 marzo e quello del 29/30 marzo (ore 10.00 - 12.30 e 15.30 - 18.00).

Nella sala al piano terra verranno esposte teche contenenti i bachi da seta utilizzati sia in modo tradizionale che innovativo. All’interno della sala ci saranno anche pannelli che illustreranno le fasi della lavorazione della seta e dei prodotti di scarto. I visitatori saranno poi invitati a ricamare, con fili di seta colorati, un telaio che attraverserà l’Italia insieme alla mostra.

La mostra vede il patrocinio del Comune di Concorezzo.

I laboratori per bambini

Sabato 22 marzo sono in programma i laboratori per bambini dal titolo “Sgomma il bozzolo”. I ricercatori del Politecnico, dopo una breve spiegazione della vita del baco da seta, guideranno i bambini nell’attività di “sgommatura” dei bozzoli del baco da seta. I piccoli partecipanti potranno così toccare con mano i bachi immersi nell’acqua cimentandosi nel processo di eliminazione della sericina, la sostanza gommosa che tiene uniti i fili del bozzolo.

I laboratori sono destinati ai bambini dai 7 ai 14 anni di età e sono gratuiti ma con prenotazione obbligatoria sul sito www.eventbrite.it cercando “Sgomma il bozzolo” o presso la biblioteca comunale di Concorezzo.

Conferenza  “Dalla cascina al laboratorio. Storia di un baco da seta tra passato e futuro”

Conferenza a cura del Politecnico di Milano e dell’Archivio Storico della Città di Concorezzo sulle pratiche di allevamento del baco da seta come fonte di sostentamento delle famiglie contadine in Lombardia, fino alle nuove frontiere della ricerca moderna. Sabato 22 marzo ore 18.00 Villa Zoja piano primo - Ingresso libero

Il progetto scientifico “RITESSERE”

La mostra rappresenta la fase divulgativa del progetto RITESSERE (Silk Sericin Materials from Textile Industry By-Products), sostenuto da Fondazione Cariplo nell'ambito del programma "Economia Circolare – Promuovere ricerca per un futuro sostenibile". Il progetto scientifico punta a trasformare la sericina, uno scarto dell'industria della seta, in materiali innovativi per il settore delle scienze della vita (es. maschere viso per l'industria cosmetica, scaffold tridimensionali per colture cellulari e film innovativi per il packaging sostenibile). Un Advisory Board composto da attori chiave dell'industria serica e dell'economia circolare supporterà il trasferimento delle conoscenze e il coinvolgimento della società civile.

L'iniziativa è guidata dal professor Simone Vesentini del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, con la partecipazione del professor Paolo Rosa e del professor Sergio Terzi del Dipartimento di Ingegneria Gestionale. Il progetto coinvolge anche l'Università degli Studi di Milano-Bicocca Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze e il Centro di Ricerca per l’Agricoltura e Ambiente - Laboratorio di gelsibachicoltura di Padova.

Le dichiarazioni

"Sebbene la produzione serica abbia avuto un ruolo fondamentale nell’economia italiana, oggi è marginale rispetto ai mercati orientali. Tuttavia, il nostro valore aggiunto risiede nella tracciabilità e nell’innovazione tecnologica, che ci permettono di trasformare i sottoprodotti in risorse preziose", afferma il professor Simone Vesentini Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.

“L’inaugurazione della mostra "Ritessere", organizzata dal Politecnico di Milano e da Fondazione Cariplo, proprio a Concorezzo rappresenta un evento che celebra e sottolinea la nostra tradizione economica e lavorativa locale- afferma il sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio-. Concorezzo è, infatti, una città con una lunga e consolidata tradizione tessile. Nel 1800 ha dato i natali a Frette Italia, un brand che ha portato il nome di Concorezzo in tutto il mondo. Oggi, grazie a un accordo con il nostro Comune, Frette è pronta a tornare nella sua sede storica, un segno tangibile della tradizione industriale concorezzese che prosegue nel segno della tradizione e dell’innovazione. Inoltre il nostro territorio ospita decine di nastrifici che, insieme, contribuiscono a fare di Concorezzo un polo riconosciuto a livello internazionale nel settore dello stile e della produzione di nastri dalla qualità sartoriale. I nastri prodotti nella nostra città sono scelti dai principali brand dell'alta moda e dell’abbigliamento tecnico e sportivo. In un contesto industriale virtuoso e specializzato come il nostro, l'Amministrazione comunale continuerà a lavorare per rafforzare la rete tra aziende e istituzioni, con l'obiettivo di valorizzare e far crescere ulteriormente il nostro tessuto industriale”.

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