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San Nicolò e Beato Angelico protagonisti di una mostra a Lecco

L’inaugurazione il 2 dicembre alle ore 17 - Dal 3 dicembre la mostra aperta al primo piano di Palazzo delle Paure fino al 4 marzo 2023.

San Nicolò e Beato Angelico protagonisti di una mostra a Lecco
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Sono San Nicolò, Patrono di Lecco, e Beato Angelico, il grande maestro della pittura del Quattrocento che raffigurò il vescovo di Myra in numerose sue opere e ne illustrò la biografia nelle tre tavolette che compongono la predella del Polittico Guidalotti, i protagonisti dell’edizione 2022 di “Capolavoro per Lecco”, la mostra evento che vede tra i partner anche Netweek proposta da quattro anni dall’Associazione culturale e dalla Comunità pastorale Madonna del Rosario in collaborazione con il Comune di Lecco.

San Nicolò e Beato Angelico protagonisti di una mostra a Lecco

A svelarlo è stato Mons. Davide Milani, Prevosto della città, nella conferenza stampa che si è svolta nei giorni scorsi in cui sono stati presentati i contenuti del progetto, dal titolo “Opere Sante. La vita di San Nicolò raccontata da Beato Angelico”. “ In questo titolo è riassunto il senso di una proposta: presentare due Santi – San Nicolò, Patrono di Lecco, e Beato Angelico, elevato da Giovanni Paolo II al ruolo di Patrono degli artisti – che hanno espresso la propria santità attraverso le opere. Se infatti San Nicolò può essere assunto a modello dei santi “sociali”, che spesero la propria vita nell’impegno a favore della propria comunità, il domenicano Beato Angelico attraverso l’esercizio della sua arte dipinge la santità e la bellezza di Dio. Entrambi testimoniano una urgenza del nostro tempo: che la Fede diventi giudizio nella realtà, si faccia concretezza e impegno quotidiano, e non resti relegata nella sfera privata. Come diceva l’Apostolo Giacomo “la fede senza le opere è morta” (Gc 2:26). Una sfida che interpella tutti noi” ha affermato.

“Il valore di un evento come Capolavoro per Lecco è testimoniato dalla scelta del Comune di inserirlo tra le grandi mostre della programmazione culturale della città. - ha sottolineato Simona Piazza, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Lecco - Quest’anno, con San Nicolò e il Beato Angelico questo “Capolavoro per Lecco” è pronto a replicare il grande successo delle altre edizioni, un successo meritato che nasce dalla collaborazione in rete tra tanti attori per offrire ai lecchesi e ai visitatori occasioni uniche di vivere l’arte.“

I capolavori in mostra

Tre i capolavori esposti quest’anno, al primo piano di Palazzo delle Paure, ininterrottamente dal 3 dicembre al 4 marzo. Innanzitutto i due scomparti della predella del già citato Polittico Guidalotti - opera realizzata per l'altare della cappella di San Nicola nella basilica di San Domenico a Perugia e oggi conservata nella Galleria Nazionale dell’Umbria - custoditi nella Pinacoteca Vaticana: vi sono rappresentati cinque episodi della vita del santo. In via straordinaria, grazie alla generosa disponibilità dei Musei Vaticani, questi due preziosi pannelli sono esposti a Palazzo delle Paure, insieme al Messale Gerli 54 della Biblioteca Nazionale Braidense a Milano, manoscritto dalle cui pagine emerge l’opera di raffinato miniatore dell’Angelico, e al contempo documento illustre del collezionismo lombardo novecentesco.

EKTA SCANSIONATA DA TRECCANI (ISTITUTO ENCICLOPEDIA ITALIANA)
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SCV ➔ Edificio della Pinacoteca ➔ Pinacoteca Vaticana ➔ Sala III.Beato Angelico, Guido di Pietro detto (Vicchio di Mugello, Firenze, 1395 ca. - Roma 1455).1447 - 1449.Scomparto sinistro di predella con Storie di San Nicola di Bari: Nascita del Santo; Vocazione; Dono alle tre fanciulle povere.Inv 40252

EKTA SCANSIONATA DA TRECCANI (ISTITUTO ENCICLOPEDIA ITALIANA)
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SCV ➔ Edificio della Pinacoteca ➔ Pinacoteca Vaticana ➔ Sala III.Beato Angelico, Guido di Pietro detto (Vicchio di Mugello, Firenze, 1395 ca. - Roma 1455).1447 - 1449.Scomparto sinistro di predella con Storie di San Nicola di Bari: Nascita del Santo; Vocazione; Dono alle tre fanciulle povere.Inv 40252

MS Gerli 54 - 183
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EKTA 32435 (13x18cm)
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SCV ➔ Edificio della Pinacoteca ➔ Pinacoteca Vaticana ➔ Sala III.Beato Angelico, Guido di Pietro detto (Vicchio, Firenze, 1395 ca. - Roma 1455).1447 - 1449.Scomparto centrale di predella con Storie di San Nicola di Bari: Il Santo incontra il Messo imperiale; Salva un carico di grano per la città di Mira; Salva una nave dal naufragio.Inv 40252

EKTA 32435 (13x18cm)
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SCV ➔ Edificio della Pinacoteca ➔ Pinacoteca Vaticana ➔ Sala III.Beato Angelico, Guido di Pietro detto (Vicchio, Firenze, 1395 ca. - Roma 1455).1447 - 1449.Scomparto centrale di predella con Storie di San Nicola di Bari: Il Santo incontra il Messo imperiale; Salva un carico di grano per la città di Mira; Salva una nave dal naufragio.Inv 40252

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Il percorso espositivo

Ad illustrare il percorso espositivo, curato dallo Studio Melesi, è stato l’architetto Giorgio Melesi: “Il “focus” della mostra sono le due formelle del Polittico, collocate in un piccolo emiciclo dove, stagliandosi dal semplice e sottile segno grafico di un filiforme telaio metallico che le sostiene, si svelano. Tutto ruota attorno ad esse, senza sopraffarle. Il riferimento iconografico dell'allestimento può essere ricondotto all'immagine della Santa Casa di Loreto e alle opere di arredo dell'architetto Franco Albini”.

“Distaccandosi dalle due opere, nella cavità di un anfratto, all’interno di una massa opaca ecco rivelata la bellezza della terza opera fluttuante nella luce. – ha proseguito - All’unico frammento esposto del Messale, come orizzonte al visitatore, ritornato in mostra, viene successivamente proposto lo “sfoglio” virtuale dell’intero Codice.

L'avvicinamento all'opera d'arte avviene con un percorso che, dal contenuto storico/critico conosciuto, conduce al rapporto unico e personale, che l'esperienza dell'incontro a tu per tu con l'opera può generare. Il percorso è stato articolato in due momenti precisi che hanno nell'utilizzo prima del bianco e nero e poi del colore la sottolineatura di un passaggio, tra il prima e il dopo l'incontro con l'opera”.

“Capolavoro per Lecco” vuole confermarsi anche in questa edizione come un’esperienza di visita davvero immersiva, capace di stimolare tutti i sensi nel rapporto tra il visitatore e l’opera d’arte, come ha sottolineato Laura Polo D’Ambrosio: “Il percorso è implementato non solo dal contributo di numerosi pannelli e sussidi esplicativi, ma anche dalla proposta di una serie di stimoli tattili, sonori e olfattivi che lo arricchiscono e lo rendono unico. La collaborazione con FAND (Federazione Associazioni Nazionali delle persone con disabilità, Uici (Unione Italiana Ciechi), Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco e Descrivedendo ha consentito la realizzazione di strumenti innovativi che amplificano la percezione visiva e descrittiva delle tavole dipinte e del codice consentendo di condividere la bellezza dei capolavori in mostra in un contesto di forte sensibilità umana, artistica e culturale. Anche il metaverso fa la sua comparsa quest’anno nella mostra: attraverso speciali “oculi”, i visitatori potranno vivere l’esperienza di muoversi nella chiesa di San Domenico a Perugia e osservare da vicino in tutti i suoi particolari la cappella in cui era conservato il Polittico Guidalotti”. “E poi c’è il ruolo dei ragazzi: - ha evidenziato Laura Polo D’Ambrosio - ancora una volta, infatti, la divulgazione dei contenuti delle opere, valicando la semplice proposta di “offerta didattica”, è affidata alla visita guidata a cura degli studenti delle scuole superiori del territorio, preparati attraverso uno specifico percorso di formazione”.

Duecento studenti i mediatori della visita

“Quest’anno sono quasi 200 gli studenti coinvolti, provenienti da 8 scuole di Lecco e provincia. Ad essi si affiancheranno un gruppo di studenti universitari principalmente del Politecnico di Milano, Polo territoriale di Lecco. - ha spiegato Susanna De Maron - Il lavoro di formazione e di stage che li coinvolgerà, permetterà loro di alimentare la propria curiosità intellettuale mediante l’incontro diretto con le opere d’arte. Inoltre la
dimensione espositiva pubblica sarà strumento efficace che darà l’opportunità ad ognuno di esprimere le proprie emozioni e di elaborarle, così da trasformare la relazione con il pubblico in un momento di crescita personale. Per i fruitori della mostra, la mediazione dei giovani durante il percorso di visita permetterà di avvicinare le opere con una immediatezza di linguaggio adatta anche ad un pubblico non specialistico, senza
compromettere la correttezza e la complessità dei contenuti”.

Come ogni anno, infine, “Capolavoro per Lecco” riserva una particolare attenzione nell’offrire ai più piccoli visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza creativa di incontro con l’arte e con l’evento a cui la mostra è dedicata. Un’area dell’esposizione è quindi allestita a laboratorio: qui i bambini, organizzati in gruppo, potranno dare espressione ai propri pensieri e contribuire, con i loro disegni, al racconto di San Nicola descritto nelle opere del Beato Angelico.

Un prestigioso comitato scientifico

Quest’anno, a sottolineare il valore culturale della mostra, che sarà accompagnata da un prestigioso catalogo, è stato costituito un Comitato scientifico che, vanta significative adesioni. Presieduto da Barbara Jatta, Direttrice dei Musei Vaticani, vi partecipano i più insigni studiosi dell’opera di Beato Angelico: Michele Bacci – Ordinario di Storia dell'Arte Medievale dell'Università di Friburgo Giorgio Bonsanti – già Ordinario di Restauro alle Università di Torino e Firenze e attuale Segretario generale dell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze Marco Pierini – Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e della Direzione nazionale Musei Umbria Marzia Dina Pontone – Direttore scientifico della Biblioteca Braidense a Milano Carl B. Strehlke – Curator Emeritus del Philadelphia Museum of Art Angelo Tartuferi – Direttore del Museo di San Marco a Firenze Alessandro Zuccari – Ordinario di Storia dell’Arte Moderna alla Sapienza Università di Roma

 

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