Offende l’arbitro e agita un bastone dopo la sconfitta con il Monza: il presidente del Lecco squalificato
Paolo di Nunno, presidente della Calcio Lecco 1912 dovrà per così dire “restare lontano dallo stadio” fino a fine anno.
La sconfitta subita domenica 22 settembre 2019 dai blucelesti contro il Monza è stata resa ancor più amara dalla decisione del giudice sportivo che ieri, lunedì, ha stabilito che Paolo di Nunno, presidente della Calcio Lecco 1912 dovrà per così dire “restare lontano dallo stadio” fino a fine anno.
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Offende l’arbitro e agita un bastone: il presidente del Lecco squalificato sino a fine anno
Come riportano i colleghi del quotidiano online GiornalediLecco.it, il giudice Cosimo Taiuti, assistito da Silvia Zabaldi e dal rappresentante dell’Associazione Italiana Arbitri Roberto Calabassi, ha disposto che il numero uno bluceleste non potrà “svolgere ogni attività in seno alla f.i.g.c. a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell’ambito federale a tutto il 31 dicembre 2019”. Una “punizione” lunga motivata, secondo la sentenza della giustizia sportiva, da comportamento assunto dal presidente al termine del match casalingo che ha visto i blucelesti subire 3 reti dalla capolista del girone A di serie C.
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Ma cosa ha fatto Di Nunno? Nel referto si legge che il presidente ” al termine della gara, si portava al centro del campo e raggiungeva l’arbitro, rivolgendo a quest’ultimo reiterate frasi offensive e minacciose, agitando un bastone, e proseguendo con tale comportamento fino all’ingresso degli spogliatoi (r.A.,r.proc.fed.,r.c.c.).”