Domani i funerali di Vittorio Arrigoni
Paolo Brambilla "Di lui ascoltavo i concetti, ma più di tutto studiavo il metodo, l'approccio, gli snodi delle analisi, gli atteggiamenti".
Domani i funerali di Vittorio Arrigoni. Paolo Brambilla "Di lui ascoltavo i concetti, ma più di tutto studiavo il metodo, l'approccio, gli snodi delle analisi, gli atteggiamenti".
Domani i funerali di Vittorio Arrigoni
Sono stati fissati i funerali di Vittorio Arrigoni che si è spento ieri all'età di 77 anni. La cerimonia funebre si terrà domani alle 11 nella chiesa di Velasca, frazione di Vimercate dove è sempre vissuto.
Ieri, dopo la notizia della sua scomparsa in tanti hanno voluto ricordarlo; tra questi il senatore Roberto Rampi, il consigliere comunale Davide Nicolussi e l'ex sindaco di Bellusco, Roberto Invernizzi.
Il ricordo di Paolo Brambilla
Oggi si aggiunge anche il ricordo di Paolo Brambilla che è stato in giunta a Vimercate insieme ad Arrigoni quando era sindaco Enrico Brambilla. Riportiamo di seguito il suo ricordo:
Ho conosciuto Vittorio Arrigoni che ero poco più che ragazzino, in fumose riunioni nella sede della Democrazia Cristiana.
Durante quella "gavetta" nella quale ascoltavo molto, e parlavo poco. Durata a lungo.
Quella gavetta che oggi è scomparsa dai meccanismi di selezione della classe dirigente del Paese ed ahimè, anche delle comunità locali, fatta di attese, di studio, ma soprattutto di osservazione, rivolta a persone come Vittorio. Delle quali ascoltavo i concetti, ma più di tutto studiavo il metodo, l'approccio, gli snodi delle analisi, gli atteggiamenti. Una stagione durante la quale non immaginavo che con alcuni di loro avrei lavorato concretamente, fianco a fianco, tanti anni dopo.
Come fu con Vittorio.
Quanti lunedì mattina trascorsi accanto allo stesso tavolo di Giunta, assessori di Enrico Brambilla sindaco. Quanti progetti seguiti insieme, divenuto lui consigliere provinciale di Milano prima e Monza e Brianza poi, ed io Sindaco, in materia di politiche educative, sua passione e sua vocazione, e di autonomia del vimercatese.
Ma un'immagine serberó di lui. Seduto da semplice cittadino, dall'altra parte del mio tavolo di Sindaco, con trasporto ma senza facili indulgenze, a sottopormi problemi, interventi, manutenzioni necessarie per la sua Velasca. Entrava nella stanza, dalla valigetta con ordine estraeva il suo fogliettino scritto con la sua compita calligrafia, ed iniziava a presentare e discutere dello sfalcio necessario in quel prato, della riparazione indifferibili al cancello del cimitero, del ritardo nel passaggio dei pullman del trasporto comunale, della maggiore energia che si aspettava nell'affrontare una questione amministrativa o politica.
Un rigore personale che definire "d'altri tempi" mi pare colpevole, tanto sarebbe oggi necessario vedere interpretato. Che non ha smesso nel lasciare i panni di amministratore. Un rigore speso in ogni diverso impegno pubblico ricoperto, ed anche dopo, e che era soprattutto amore per la sua comunità, che oggi vedo piangere, con me, un amico ed un riferimento prezioso.
Ci stanno lasciando in tanti, e ci si sente tutti più poveri e soli.