Il caso

Asfalti Brianza, 45 consiglieri comunali chiedono l'intervento della Prefettura

Rappresentanti di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate si schierano contro l'azienda.

Asfalti Brianza, 45 consiglieri comunali chiedono l'intervento della Prefettura
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Asfalti Brianza, 45 consiglieri comunali chiedono l'intervento della Prefettura. Rappresentanti dei Comuni di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate a fianco dei cittadini contro l'azienda. I consiglieri invocano un intervento deciso, in controtendenza con l'atteggiamento dell'Amministrazione comunale di Concorezzo e della Provincia di Monza e Brianza, giudicato troppo attendista.

La soddisfazione dei cittadini

A dare l'annuncio della lettera protocollata questo pomeriggio, giovedì 23 aprile, sono stati i rappresentanti del Comitato di Quartiere Sant'Albino. I cittadini hanno espresso tutta la loro soddisfazione di fronte al gesto compiuto dai 45 consiglieri comunali dei quattro Comuni interessati dalle emissioni della azienda produttrice di bitume, da tempo al centro di violente polemiche.

"Oggi è stata protocollata in Prefettura questa lettera che rappresenta una svolta straordinaria - annuncia il Comitato monzese - Un anno fa eravamo soli. Poi Francesco Facciuto e la Rondine di Concorezzo hanno iniziato a sostenerci con coraggio e competenza. Hanno condiviso la nostra battaglia che mira alla tutela della salute ma soprattutto della legalità e della credibilità delle nostre Istituzioni. Grazie all'azione politica de La Rondine e anche alla nostra caparbietà ora moltissimi amministratori onesti di diversi schieramenti hanno capito che siamo dalla parte del giusto. Grazie a tutti. Ora sta alle Istituzioni dare risposte atte a ristabilire la fiducia dei cittadini".

La lettera

Questa la lettera inviata dai consiglieri comunali dei quattro Comuni al Prefetto Patrizia Palmisani. Al momento, come detto, i firmatari sono 45, ma la lista è in continuo aggiornamento.

"Con la presente, in qualità di Consiglieri Comunali, intendiamo porre all’attenzione del suo ufficio il crescente aggravarsi della situazione attinente all’attività di Asfalti Brianza s.r.l., invocando un suo intervento diretto, per porre un fermo alla produzione. La documentazione disponibile dimostra, in modo inequivocabile, il sussistere di un ampio spettro di gravissime inadempienze, riconducibili in primo luogo alla condotta dell’azienda, strutturali e non risolvibili in tempi brevi, in violazione di quanto previsto dalla normativa e dalle autorizzazioni in essere. Gli atti pubblici depositati presso gli enti coinvolti, i verbali disponibili a proposito dei controlli e degli iter autorizzativi, oltre che la perizia tecnica protocollata presso il suo ufficio con N. 0033847 del 17.06.2020, consegnano numerose e preoccupanti evidenze attinenti rischi di matrice ambientale, peraltro prefigurando reati sanzionabili penalmente. Sul fronte delle emissioni siamo consapevoli che il suo ufficio si è fatto promotore di un piano di controlli, atto ad accertare la salubrità dell’aria respirata da migliaia di cittadini, residenti nei pressi dell’azienda. Nonostante il Testo Unico delle Leggi Sanitarie, all’art. 216, disponga un’inversione dell’onere della prova nel caso delle aziende insalubri di prima classe, sicché spetta all’azienda dimostrare l’inesistenza di danni per la salute pubblica conseguenti la propria attività, la relazione di parte commissionata da Asfalti Brianza ad Osmotech s.r.l., il 13.02.2018, è motivo di ulteriori preoccupazioni. Il documento mostra, inequivocabilmente, come non sia stata provata la non tossicità delle emissioni per i residenti entro un raggio di 500 metri dal camino, con una stima ad ogni modo ottimistica, prefigurando una palese violazione del diritto alla salute, costituzionalmente garantito, per tanti cittadini. Alle medesime conclusioni, evidenziando come sia impossibile garantire non vi siano pericoli per la salute nei dintorni del sito produttivo, giunge la perizia tecnica commissionata dal Comune di Concorezzo e protocollata presso il suo ufficio, a cui abbiamo già fatto riferimento. Ampi settori della popolazione residente nei pressi dell’azienda vive una condizione di crescente preoccupazione, che alimenta un tangibile clima di sfiducia nelle istituzioni del territorio. Rileviamo come la vicenda di Asfalti Brianza, qualora non venisse raggiunta una soluzione definitiva in tempi ragionevoli, possa costituire un precedente molto significativo, con il concreto rischio possa essere compromessa la credibilità degli enti pubblici coinvolti negli iter autorizzativi, oltre che nei tavoli di supervisione e controllo. A tal proposito è opportuno ricordare che:

  1. Le prime segnalazioni riconducibili all’attività di Asfalti Brianza possano farsi risalire al 2014, anno di insediamento della nuova proprietà nel sito produttivo preesistente, rendendo evidenti notevolissimi ritardi nella gestione di questa criticità, aggravatesi progressivamente nel corso degli anni.
  2. Alcuni tra gli enti pubblici coinvolti, segnatamente il Comune di Concorezzo, ARPA e la Provincia di Monza e della Brianza, hanno reso palese, a più riprese, il sussistere di un poco opportuno rimpallo di responsabilità, con interventi agli atti nelle sedi istituzionali, dichiarazioni alla stampa, comunicazioni dirette ai comitati e ai cittadini, interviste o dichiarazioni a trasmissioni televisiva
  3. L’azienda ha dimostrato di essere un interlocutore poco credibile, mostrandosi a più riprese incapace di fornire le adeguate garanzie, come peraltro riconoscono esplicitamente le amministrazioni di Monza, Brugherio e Agrate Brianza, nel verbale agli atti della Conferenza dei Servizi dell’8 luglio. Emblematica la lettera del 22 maggio 2020, protocollata presso il suo ufficio, in cui l’azienda manifesta l’intenzione di non procedere con lo smaltimento del materiale fresato stoccato illegalmente nel sito, a fronte di risibili preoccupazioni per l’inquinamento e per le prescrizioni dell’economia circolare.

Nonostante tutti questi elementi, a fronte delle diffuse inadempienze, dei rischi di matrice ambientale, delle numerose proteste dei cittadini, gli enti competenti, primi tra tutti il Comune di Concorezzo e la Provincia di Monza e della Brianza, continuano a rimandare azioni dirette e risolutive, atte a sospendere la produzione, sospendere l’autorizzazione in essere o revocarla. Le chiediamo quindi, nell’interesse dei cittadini e degli enti pubblici coinvolti, di intervenire con ogni possibile mezzo, autorità e facoltà di legge per scongiurare ogni ulteriore prevedibile aggravio delle condizioni di salute della cittadinanza, oltre che la compromissione del diritto ad una vita in tranquillità, e di conseguenza, per sospendere o fermare la produzione fino a quando il diritto alla salute non sarà garantito con la massima efficacia e l’azienda non sarà in grado di risolvere tutte le inadempienze in essere, offrendo le doverose garanzie. I sottoscrittori della presente si impegnano a individuare una propria rappresentanza, disponibile ad incontrarla nei tempi e secondo le modalità che riterrà più opportuni, per meglio dettagliare le ragioni già rese evidenti nella presente e con l’obiettivo di poter dare i doverosi riscontri ai tanti cittadini che vivono, da anni, la situazione in oggetto".

I firmatari

Questi i firmatari, suddivisi per Comune, della lettera. La lista, come detto, è in continuo aggiornamento.

Concorezzo: Francesco Facciuto, Claudio Bossi, Valeria Motta (La Rondine), Carmen Trussardi (Gruppo misto), Chiara Maria Colombini (Vivi Concorezzo), Giorgio Adami (Partito Democratico). Monza: Paolo Piffer (Civicamente), Alberto Mariani (Gruppo misto-Grande Nord), Francesca Pontani (Gruppo misto-Italia Viva), Chiara Pozzi (Monza per Scanagatti sindaco), Edigio Riva, Egidio Longoni, Marco Lamperti, Paolo Pilotto, Marco Pietrobon, Roberto Scanagatti, Pietro Zonza (Partito Democratico). Agrate: Giovanna Maria Amodio, Margherita Brambilla, Elena Cantù, Carmela Collia, Roberto Frigerio, Claudio Galli, Maddalena Mariani, Claudio Meregalli, Manuel Spadafora, Riccardo Strusani, Marco Natale Valtolina (Insieme per Agrate), Giuseppe Procopio (Movimento 5 Stelle). Brugherio: Roberto Brunetti, Dominique Sabatini, Francesca Brunetti, Beatrice Sambusiti, Andreina Recalcati (Brugherio è tua), Alessandro Gargiuolo, Ilaria Tameni (Brugherio in Comune), Carmela Martello (Gruppo misto-Italia Viva), Christian Canzi (Movimento 5 Stelle), Carlo Polvara, Giacomo Maino, Pietro Virtuani, Simone Castelli, Damiano Chirico (Partito Democratico), Federico Circella (Sinistra per Brugherio).

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