Covid-19

"Noi epicentro di un focolaio ma c'è ancora gente che non si rende conto"

Parla Dario Allevi, "Spero ci sia un sistema Regione per cui qualcuno adesso aiuti noi, come il San Gerardo e Monza fecero in occasione della prima ondata".

"Noi epicentro di un focolaio ma c'è ancora gente che non si rende conto"
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"Noi epicentro di un focolaio ma c'è ancora gente che non si rende conto". Parla Dario Allevi, sindaco di Monza.

Covid: Allevi "Situazione sempre più drammatica"

Una situazione sempre più drammatica. Il sindaco Dario Allevi dal suo isolamento fiduciario (perché un suo famigliare è risultato positivo al Covid) non nasconde la preoccupazione per l'aumento costante dei contagi in provincia e in città a Monza.

"Le previsioni che mi avevano dato i tecnici si sono verificate  - (LEGGI QUI TUTTI I DATI). Il quadro è preoccupante. Per questo spero ci sia un sistema Regione per cui qualcuno adesso aiuti noi come il San Gerardo e Monza fecero in occasione della prima ondata quando non eravamo noi i più colpiti" - afferma Allevi in una lunga intervista pubblicata sul Giornale di Monza in edicola da oggi, martedì 3 novembre. 

"Noi epicentro di un focolaio ma c'è ancora gente che non si rende conto"

Come mai siamo in questa situazione?

"Nessuno ha la certezza di cosa sia accaduto, ma di sicuro siamo l’epicentro di un focolaio in un’area da 4 milioni di abitanti", rimarca Allevi che non nasconde nemmeno la frustrazione davanti ad atteggiamenti irresponsabili di alcuni cittadini.

Resta ora da capire quali saranno le ulteriori restrizioni che verranno adottate sia a livello nazionale che regionale. "Se parlo con i medici dicono che l’unica soluzione è un lockdown, ma da politico vorrei capire se si riesce a trovare una misura intermedia. Se dovesse essere necessario spero sia breve di due settimane a novembre, così si riapre per dicembre e non si brucia anche il fatturato natalizio che per molte attività è indice di sopravvivenza".

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