Le proposte: "La Villa Reale nell'Unesco e sede del G20"
Simone Balestrini, presidente dei Giovani Monarchici, ha presentato alcune idee per il rilancio del complesso monumentale di Monza
Il futuro della Villa Reale di Monza, dopo il passaggio delle chiavi che sono ritornate nelle mani del Consorzio, al momento è tutt'altro che limpido. Molte le proposte arrivate e, tra queste, c'è anche quella dei Giovani Monarchici che abbiamo raccontato sul Giornale di Monza.
Villa Reale tra i beni Unesco
A parlare è direttamente presidente dell'associazione che, già da alcuni anni, ha avanzato alcune proposte per rilanciare il complesso monumentale per trasformarlo nella "Versailles italiana".
La Villa Reale? Va assolutamente inserita all’interno dei beni tutelati dall’Unesco, creando una connessione con le Residenze reali sabaude piemontesi che già sono protette addirittura dal 1997.
Questa è una delle proposte arrivate da Simone Balestrini, presidente dei Giovani Monarchici, che ha studiato un ricco progetto di valorizzazione della Reggia monzese.
L’obiettivo dell’associazione è quello di valorizzare sia il complesso architettonico e monumentale, che il rapporto storico con la città, con la Lombardia e con le altre ex residenze reali italiane.
Siamo molto delusi di quanto accaduto alla Villa Reale, non è assolutamente pensabile perdere tempo. Per questo anche noi abbiamo deciso di fare le nostre proposte. Per bellezza e importanza è paragonabile alla Reggia di Versailles e per secoli la nostra villa è stata il centro politico e istituzionale del potere prima asburgico, poi napoleonico e infine dell’Italia unita sotto la Corona dei Savoia: questo deve essere un ruolo che va assolutamente valorizzato.
Olimpiadi e il summit G20
I Giovani Monarchici, come dal canto loro decine di associazioni del territorio, puntano a una rinnovata coscienza storica del ruolo che il complesso ha avuto durante i fasti del passato.
Si avvicinano le Olimpiadi di Milano-Cortina, perchè non portare la sede istituzionale a Monza come era stato fatto anche in occasione di Expo 2015? Durante quel periodo in Italia arriveranno Capi di Stato e Capi di Governo, perchè non accoglierli in una cornice prestigiosa di questo livello? Anche se la monarchia non è più la nostra forma di Stato, questo non vuol dire che bisogna relegare le ex residenze reali a sedi museali o espositive. Nella Francia repubblicana Versailles è ancora considerata il luogo istituzionale e diplomatico per eccellenza.
Infatti il complesso, nel 2015, era stato scelto proprio come sede di rappresentanza dell'Esposizione internazionale di Milano.
Eventi e mondo del lusso
Ma il rilancio della Villa Reale di Monza dovrà passare anche dai grandi eventi internazionali, legati al mondo della moda, del commercio e dell'economia del territorio.
L’Italia nel 2021 presiederà il G20, pechè il Governo non porta nella Reggia alcuni dei summit tra i grandi potenti della terra? Poi non dimentichiamo che Monza, la Brianza e la Lombardia sono il cuore pulsante del motore economico dell’intero sistema Paese.
Da qui la proposta di collegare il comparto dell’industria e del design e soprattutto quello della moda, quest'ultimo strettamente collegato anche con il capoluogo lombardo.
Bisogna portare i grandi eventi a Monza, dal design al comparto del lusso e della moda. E’ necessario far conoscere la Villa Reale al mondo, per questo si dovranno stringere partnership per portare magari delle sfilate di moda di alto livello o eventi strategici anche per il rilancio dell’indotto e del commercio locale.
Riportare i mobili originali a Monza
Ma se il Consorzio (e quindi il Comune), per voce del sindaco Dario Allevi, ha già confermato l’impegno per un rilancio «inhouse» e una valorizzazione del più importante gioiello della città, all’appello pare che manchi il Ministero dei Beni culturali (proprietario del complesso insieme a Comuni di Monza e Milano e Regione Lombardia).
Il nostro appello va a Roma e al ministro Dario Franceschini, perchè non è pensabile parlare di futuro di un bene architettonico così importante senza discutere con i vertici del Governo e, in questo caso, anche con la Presidenza della Repubblica. Tutte le istituzioni coinvolte devono fare uno sforzo per rilanciare anche il settore turistico in città e la Villa Reale potrebbe esserne quindi il volano.
Al momento, ad esclusione degli appartamenti reali nell’ala sud, la Reggia è una grande «scatola vuota».
Chiediamo ufficialmente che parte degli arredi originali e che oggi si trovano in gran parte nei magazzini del Palazzo del Quirinale a Roma siano riportati “a casa” e quindi qui a Monza. Dopo l’attentato a re Umberto I nel 1900, la famiglia reale dispose che i beni e gli arredi fossero trasferiti in altre residenze e gran parte finì proprio nella Capitale, ora bisogna ragionare su un possibile loro ritorno negli spazi originari.
Collaborare con le altre realtà
Ma poi, il rilancio dovrà passare anche dalla, quanto mai necessario per la realizzazione di eventi artistici e cultuali di livello internazionale, collaborazione con i circuiti.
La Villa Reale, ma anche altre dimore storiche lombarde, potrebbe entrare nel circuito delle Residenze Reali in ottica di una richiesta di tutela all’Unesco. Non è impossibile come cosa e se si vuole, si può. Poi sarà necessaria, come già accade in quasi tutti i Paesi d’Europa, una collaborazione con le altre residenze per creare un percorso storico-artistico-culturale che possa attirare in Italia nuovi turisti. Monza è collegata a Milano, ma si trova a poca distanza anche dal Lago di Como o del Lago maggiore e pure delle nostre montagne. Perchè non unire le forze per far diventare la Brianza e quindi tutta la Lombardia un polo turistico di eccellenza? Le potenzialità e i gioielli certamente non ci mancano.
L'appello, quindi, è quello di unire le forze per portare la Villa - coinvolgendo il settore del turismo culturale, naturalistico e artistico lombardo - al suo originario splendore.
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