Il caso a Lissone

Giustizia lumaca, la storia: vent'anni tra ricorsi, controricorsi e attese infinite

I magazzini dell'architetto Mirco Fossati, nel 2002, furono invasi da 3 metri d'acqua a causa dell'allagamento del sottopassaggio di via Carducci

Giustizia lumaca, la storia: vent'anni tra ricorsi, controricorsi e attese infinite
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Quasi vent'anni per avere giustizia, ma la soluzione della vicenda che ha coinvolto un noto professionista di Lissone è tutt'altro che risolta. E, nonostante sia stato accertato il diritto al risarcimento, soldi ancora non se ne sono visti.

Giustizia lumaca: la storia

Vittorie, sconfitte, ricorsi e controricorsi. E, nel frattempo, i decenni passano e i risarcimenti - riconosciuti tra l’altro da più gradi di giudizio - ancora tardano ad arrivare.

Una vicenda lunga e annosa, quella accaduta all’imprenditore Mirco Fossati, che ha dell’incredibile. Sono passati 19 anni da quella notte del luglio del 2002 quando una vera e propria bomba d’acqua causò l’allagamento del sottopassaggio ferroviario di via Carducci e la relativa «onda di piena» travolse le attività commerciali tra via Sanzio, via Luini e via Alfieri. Le pompe sotto al ponte, infatti, all'epoca non avevano fatto il loro dovere.

Tra queste attività c’era, e c’è tutt’ora, lo studio di progettazione e l’esposizione mobiliera dell’architetto Fossati che non ha voluto demordere e da quasi vent’anni porta avanti le sue ragioni per vedersi riconosciuto il risarcimento del danno che oggi ammonta a circa 700mila euro.

Uno sfogo davvero amaro

Ma la vicenda, che il lissonese considerava chiusa dopo ben due appelli in Cassazione che gli hanno dato pienamente ragione, è stata ulteriormente riaperta dopo che il Comune ha incaricato un legale di procedere con una ulteriore autorizzazione alla costituzione in giudizio.

Mi sento vessato da questo sistema, la mia situazione viene trattata come se quanto accaduto nel 2002 fosse colpa mia, ma io che colpe ho? Più di una volta mi sono anche detto disposto a trovare un accordo, per chiudere qui la vicenda, ma ho sempre trovato un muro di gomma. Il Comune dovrebbe aiutare i suoi cittadini, non metterli in difficoltà.

La faccenda, di una lentezza disarmante come in tanti altri casi, è arrivata anche sui banchi del Consiglio comunale, tanto che il capogruppo della Lega Fabio Meroni ha chiesto delucidazioni sulle motivazioni del nuovo incarico a un avvocato esterno. E la risposta del Comune non si è certo fatta attendere...

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