Cronaca

Provocò un incidente in cui perse la vita un seregnese: patteggia tre anni e sei mesi

Lo scontro si verificò a Caponago il 24 aprile 2020. Alfredo Ferragina non ebbe scampo. 

Provocò un incidente in cui perse la vita un seregnese: patteggia tre anni e sei mesi
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Provocò un incidente in cui perse la vita un seregnese: patteggia tre anni e sei mesi. Lo scontro si verificò a Caponago il 24 aprile 2020. Alfredo Ferragina non ebbe scampo.

Provocò un incidente in cui perse la vita un seregnese: patteggia tre anni e sei mesi

Ha patteggiato tre anni, sei mesi e venti giorni di reclusione, G.D., 35enne di Vedano al Lambro che il 24 aprile 2020 causò la morte di Alfredo Ferragina, 62enne residente a Seregno, in un incidente stradale avvenuto a Caponago. Il G.u.p. del Tribunale di Monza, la dott.ssa Federica Centonze, ha accolto la richiesta di patteggiamento dell’imputato.

I familiari della vittima sono assistiti da Giesse Risarcimento Danni, primario gruppo in Italia specializzato in materia di risarcimento danni e responsabilità civile con sede anche a Monza che ha diffuso proprio nel pomeriggio di oggi una nota in merito.

Alfredo aveva 62 anni ed era la colonna portante di tutta la famiglia: era un uomo buono, sempre disponibile, di poche parole perché per lui parlavano i fatti. Era, infatti, un gran lavoratore prossimo alla tanto desiderata pensione che gli avrebbe permesso di dedicarsi a tempo pieno agli affetti più cari e alla sua grande passione: seminare e coltivare il suo orto.

L'incidente la sera del 24 aprile 2020

Erano circa le 21 del 24 aprile 2020, Alfredo si stava recando al lavoro alla guida del suo Ford Transit e stava percorrendo la Strada Provinciale 13 nel Comune di Caponago. Viaggiava regolarmente all’interno della propria corsia di marcia con direzione Agrate Brianza centro–Melzo/Caponago.

G.D. con il suo Fiat Doblò percorreva invece la SP 13 in direzione opposta ad una velocità stimata di 88 km/h senza quindi rispettare il limite massimo imposto che in quel tratto di strada è di 70 km/h quando, perdendo il controllo del mezzo, invadeva la corsia di marcia opposta. L’impatto frontale è stato terribile e Alfredo Ferragina non ha nemmeno potuto mettere in atto una manovra difensiva tanto imprevedibile ed improvviso è stato lo scontro. Alfredo è morto sul colpo per la gravità delle lesioni riportate. I sanitari del 118, prontamente giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constarne il decesso.

Il responsabile del sinistro positivo ai test su alcool e droga

Ma vi è di più: “Gli esami eseguiti a carico di G.D. davano esito positivo sia per quanto riguarda l’abuso di bevande alcoliche (0,67g/l) sia per quanto attiene le condizioni psicofisiche per l’assunzione di sostante psicotrope (Cocaina: 16ng/ml) - si legge nella relazione del consulente del Pubblico Ministero Dott. Ing. Domenico Romaniello volta alla ricostruzione della dinamica del sinistro - Tali condizioni psicofisiche possono avere certamente influito nel determinismo della dinamica del sinistro”, conclude l’ing. Romaniello.

La morte di Alfredo lascia sgomenti parenti e amici, ma “quello che fa più male è venire a scoprire, nel corso delle indagini, che il responsabile del sinistro è risultato positivo ai test su alcool e droga - commenta Fernando Rosa della sede Giesse di Monza - Si tratta dell’ennesimo incidente provocato da chi non ha rispettato i limiti di velocità e si messo alla guida in queste condizioni uccidendo un innocente”.

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