Quaresima

Carate Brianza, l'oratorio Agorà dona tablet a Villaluce

L'iniziativa solidale dei ragazzi della Comunità pastorale per la comunità di Milano dove opera suor Elisabetta Giussani.

Carate Brianza, l'oratorio Agorà dona tablet a Villaluce
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L'oratorio Agorà di Carate Brianza dona tablet per la comunità Villaluce.

Solidarietà da Carate Brianza a Milano

Una dotazione di tablet per supportare i collegamenti a distanza con le ragazze assistite e seguite da Villaluce a Milano, la comunità dove opera la caratese suor Elisabetta Giussani, suora missionaria di Gesù Redentore e responsabile del Servizio di volontariato della struttura, sezione operativa di Agb onlus (associazione Gruppo di Betania), rete di comunità educative e servizi psicopedagogici, nata nel settembre del 1980 per volontà del compianto cardinale Carlo Maria Martini.

Iniziativa quaresimale

E’ l’iniziativa di solidarietà che l’oratorio ha proposto coinvolgendo ragazzi e famiglie durante il periodo di Quaresima.
«Ho accolto davvero con tanta gioia e gratitudine la proposta di don Alessandro e delle catechiste dei bambini della Comunità Pastorale Spirito Santo di donare, nel periodo di Quaresima, un aiuto concreto alle giovani ospiti di Villaluce. Da quarant’anni noi suore missionarie di Gesù Redentore, insieme a tanti educatori laici, accogliamo nelle nostre comunità adolescenti femmine tra i 13 e i 21 anni, affidate dal Tribunale per i Minorenni ai Servizi Sociali, perché hanno alle spalle situazioni di grave disagio familiare», ci racconta suor Elisabetta, classe 1969, primogenita di Giuseppe e Adele Cassago, per tutti suor «Sissi», doppia laurea con lode in Fisica nucleare e in Scienze dell’educazione.

 

Per ogni ragazza all’interno della comunità Villaluce viene pensato e proposto un cammino di crescita personalizzato «che - spiega la missionaria caratese - richiede l’amore, la tenacia e la creatività di tutti noi, con una particolare attenzione anche al percorso scolastico, per garantire una cultura e una professione futura».

Un aiuto per i collegamenti a distanza

«In questo tempo di pandemia - prosegue ancora suor Elisabetta - è stato necessario un grosso lavoro per organizzare i collegamenti in Dad (didattica a distanza) con le diverse scuole e, soprattutto, per sostenere le ragazze, già gravate da tante sofferenze personali, nello studio pomeridiano con operatori in presenza e, per lo più, da remoto. Il dono dei tablet pensato dalla Comunità Pastorale è per noi un ulteriore prezioso aiuto per questo attualissimo bisogno. Per le ragazze, inoltre, è certamente un piccolo segno amorevole di solidarietà e sostegno al loro difficile e gioioso cammino verso una vita nuova. Ringrazio tutti di cuore per questo gesto».

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