La posizione

Caso sanitari no vax: "In medicina non esistono tifoserie"

L'intervento dell'assessore monzese, nonché medico, Merlini

Caso sanitari no vax: "In medicina non esistono tifoserie"
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“In medicina non esistono tifoserie”: lo rimarca l'assessore alle Politiche sociali (nonché medico di medicina generale) del Comune di Monza Dèsirée Merlini, dopo la pubblicazione sul numero odierno del Giornale di Monza in cui si sollevava il caso dei sanitari no vax

La posizione dell'assessore e i sanitari no vax

Merlini, impegnata lo scorso weekend come medico volontario nella campagna vaccinale a domicilio per gli Over 80, conferma l’importanza della vaccinazione a tutela delle categorie più fragili: “La vaccinazione di massa è utile in questo senso – afferma Merlini – e io stessa mi sono impegnata in prima persona con Ats per completare il più in fretta possibile la somministrazione della prima dose ai pazienti che ancora la stanno aspettando a casa: se avremo la disponibilità di vaccini il prossimo weekend, grazie alla disponibilità già espressa da alcuni miei colleghi, potremo ripetere l’esperienza appena conclusa e chiudere così questa delicata fase”.

Le perplessità espresse da Merlini (che nel servizio non aveva voluto dire se si era vaccinata o meno) come medico riguardano l’obbligatorietà introdotta dal Governo e afferiscono alla deontologia della professione: “Pur in una situazione di emergenza sanitaria, dove è scontato guardare prima all’interesse collettivo, è indispensabile non perdere di vista l’unicità delle persone, la loro storia, la loro condizione: in questo senso è importante ponderare ogni singolo caso, come facciamo noi medici con i nostri pazienti In medicina non esistono tifoserie: nel nostro campo serve applicare razionalità e discernimento, serietà e rigore. Le chiacchiere e le posizioni ideologiche, oggi ancora
di più, fanno solo confusione”.

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