Villasanta

Sciopero alla Tagliabue, alta tensione al presidio dei manifestanti

Nelle scorse ore la direzione la Tagliabue gomme di Villasanta ha deciso di chiamare alcuni operai in sostituzione ai lavoratori entrati in sciopero

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Si alza la tensione davanti ai cancelli della ditta Tagliabue Gomme di Villasanta.

Nelle scorse ore la direzione dell'azienda di stoccaggio degli pneumatici ha deciso di chiamare alcuni operai in sostituzione ai lavoratori entrati in sciopero da mercoledì 21 aprile.

 

E stamattina, venerdì 23 aprile 2021, la tensione tra i manifestanti era palpabile. Infatti i lavoratori aderenti al sindacato Cub Trasporti e logistica hanno bloccato gli ingressi dell'azienda per impedire ai lavoratori chiamati in loro sostituzione di entrare alla Tagliabue.

Le immagini della protesta

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"Una decisione gravissima"

“E’ una decisione gravissima quella della direzione dell’azienda - dichiara uno dei dirigenti sindacali della Cub Trasporti e Logistica – che vuole evitare ogni possibilità di trattativa. E’ una nuova conferma del clima anti-sindacale che si respira nell’azienda, fatto di minacce e intimidazioni. Ma questa è davvero una deriva scandalosa che calpesta i diritti fondamentali dei lavoratori”.

Oltre una sessantina i lavoratori in sciopero

Ricordiamo che sono oltre una sessantina i lavoratori che da 3 giorni hanno deciso di incrociare le braccia. I scioperanti sostengono che  sono state del tutto disattese le richieste avanzate alla direzione nel corso delle trattative che si erano svolte l’anno scorso, con il sostegno della CUB:

“Attendavamo dal luglio 2020 un inquadramento di tutti i lavoratori, e avevamo dato tempo fino a Febbraio 2021, alla Ditta Tagliabue per poter adeguare i livelli in base alle mansioni svolte dai lavoratori. Ma questo adeguamento, al quarto livello come magazzinieri, non c’è stato. I lavoratori chiedono anche un aumento di stipendio, che è davvero da fame, 1.100 euro al mese. Ma fino ad ora la direzione ha riconosciuto l’aumento in busta paga solo ad alcuni lavoratori, del tutto in maniera discriminatoria”

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