Vaccini anti Covid: azzerate le code all'hub Polaris di Carate
Un risultato raggiunto anche grazie all'impegno dei medici di base della cooperativa Consulto formativo Brianza.
Vaccini anti Covid: azzerate le code all'hub Polaris di Carate. Un risultato raggiunto anche grazie all'impegno dei medici di base della cooperativa Consulto formativo Brianza.
Vaccini anti Covid: azzerate le code all'hub Polaris di Carate
Venerdì la visita della vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti, che ne ha lodato l'efficienza; lunedì il potenziamento della "forza di fuoco" come la definirebbe il generale Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza Covid, con l'affiancamento dei sanitari dell'Asst Brianza da parte dei meidici della cooperativa Consulto Formativo Brianza di Seveso, che già abbiamo visto all'opera al Drive throgh di Besana Brianza.
Abbiamo visitato la struttura stamattina, mercoledì 5 maggio poco prima di mezzogiorno e la coda era azzerata, praticamente c'erano solo un paio di cittadini seduti in un ampio spazio in attesa di essere chiamati per la vaccinazione.
"Attualmente - hanno sottolineato Roberta Montebello Di Silvestro e Roberto Palmaro, rispettivamente direttore e vicedirettore operativo del Cfb, il Consulto formativo Brianza - sono circa 120 i medici di base della cooperativa che si alternano settimanalmente su quattro delle dieci linee vaccinali, alcuni per un turno altri su più turni. Noi operiamo su quattro delle linee aperte in questo momento, turni di 4 ore e per ogni turno ruotano da 4 a 8 medici. Il personale infermieristico fa invece turni da 6 ore".
Ieri vaccinate circa 1.700 persone
Un'organizzazione che si aggiunge a personale della Asst Brianza che ieri ha consentito di fare circa 1.700 vaccinazioni contro la media della scorsa settimana che oscillava tra 1.400 e 1.500. C'è però la potenzialità di arrivare a duemila al giorno e di raddoppiare raddoppiando il numero di linee visto che l'hub "Polaris Studios" può ospitare fino a venti linee vaccinali.
Anche perché la nostra Provincia deve recuperare terreno, ad oggi infatti i dati della Regione la danno ultima come percentuali di vaccinati sulla popolazione avente diritto.