Muore a 49 anni, Carate Brianza piange «Lucio»
Luciano Savoca, classe 1971, è deceduto al San Gerardo di Monza dove era ricoverato per problemi cardiaci. Il ricordo commosso della moglie Luana.
Lutto a Carate Brianza per la scomparsa di Luciano Savoca, classe 1971.
Il ricordo della moglie Luana
«Lucio era il mio tutto, era l’uomo che mi ha fatto diventare la donna che sono, un punto di riferimento, una roccia insostituibile e sicura alla quale sapevo di potermi aggrappare nei momenti di difficoltà...».
Sono le parole dolcissime e interrotte dalle lacrime della moglie Luana Ciriolo a ricordare il marito Luciano Savoca, scomparso domenica l’altra all’ospedale San Gerardo di Monza all’età di 49 anni, per l’aggravarsi di alcune patologie cardiache per le quali il caratese si curava da qualche tempo.
Era nato e cresciuto a Carate Brianza
«Lucio» era nato e cresciuto a Carate Brianza dove vivono i suoi famigliari, originari della Sicilia. L’amore con Luana, piemontese della Valsesia, era sbocciato nel 2006, dopo un incontro casuale in un locale. Fra loro era scoccata la scintilla ed era stato amore a prima vista. Poi, nel 2013, la scelta di andare a vivere assieme in un appartamento di via Donizetti, a pochi passi dalle scuole medie fino al matrimonio celebrato nel 2015 in Municipio dall’allora vicesindaco Marino Valtorta.
Operaio in una ditta che si occupa di ossidazione di metalli, Savoca - tifosissimo della Juventus - era stato costretto a lasciare il lavoro proprio un anno fa per le conseguenze di un precedente intervento al cuore. «Era un pezzo di pane, pronto a farsi in quattro per aiutare chi aveva bisogno», ricorda la moglie Luana, 42 anni, che la scorsa settimana ha pianto anche la scomparsa di «Miele», il piccolo Chihuahua che Lucio le aveva regalato nel 2017 in occasione del suo compleanno.
«Un dolore al dolore per me - ricorda - Miele stava bene, poi si è improvvisamente aggravato fino al decesso e nonostante le cure del dottor Walter Gabani che ringrazio di cuore. E’ una prova difficilissima per me da affrontare perché ho perso due punti di riferimento in pochissimi giorni».
Luana e Lucio insieme avevano condiviso tutto: uscite, gite fuori porta, le feste con i nipoti, ma anche le passeggiate che si concedevano per le vie della città, a scandire le loro giornate.
«Averlo vicino era per me una sicurezza. Quando sono andata a trovare Luciano, prima che morisse, gli ho promesso che vivrò solo per lui, perché mi ha donato un amore incondizionato e che mi ha saputo davvero consolare e proteggere come solo gli uomini veri sanno fare. Ringrazio le mie cognate che mi sono state e sono vicinissime, i nostri famigliari e i tanti amici e conoscenti che in questi giorni ci hanno espresso la loro vicinanza e il loro grande affetto, a cominciare dalla famiglia di Luigi e Roberta Guadagna», ha detto la moglie.
I funerali di Luciano Savoca sono stati celebrati martedì in chiesa prepositurale a Carate: «Ho scelto la cremazione perché terrò con me le sue ceneri. Averlo a fianco mi aiuterà, ne sono certa. Ci siamo davvero voluti bene: il nostro è stato un amore bello e forte!», ha concluso Luana.