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Insulti a PizzAut: "Gli autistici non dovrebbero cucinare"

Nico Acampora, "papà" dell'iniziativa, accusato di essere un "untore".

Insulti a PizzAut: "Gli autistici non dovrebbero cucinare"
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"I ragazzi autistici non dovrebbero cucinare e lei è un untore perché glielo consente". Un incredibile insulto nei confronti di PizzAut e di Nico Acampora, residente a Muggiò, assessore a Cernusco sul Naviglio e "papà" della prima pizzeria gestita interamente da ragazzi autistici.

Insulti ai ragazzi di PizzAut

Come riportano i nostri colleghi di PrimaLaMartesana.it, la discussione è esplosa sui social network, dove è stato lo stesso Acampora a pubblicare gli insulti da parte di un utente, che ha sostenuto come i ragazzi autistici non dovrebbero preparare la pizza.

I post degli hater mi confermano che dobbiamo proseguire con maggiore determinazione per sconfiggere il virus dell'ignoranza. Noi lo facciamo con il sorriso e la pizza più buona della Galassia Conosciuta.
Chiederei a chi è titolato (studiosi, esperti di autismo e di medicina, educatori, genitori di ragazzi Aut o semplicemente chi ha mangiato da PizzAut) di spiegare a tutti noi se i ragazzi autistici producono, imparando a essere autonomi e quindi cucinando, dei pericolosi virus o altri agenti patogeni pericolosi per l'altrui salute.

La solidarietà

Acampora e i suoi ragazzi hanno incassato solidarietà da ogni dove, con decine di commenti che hanno difeso la bellissima iniziativa nata in Martesana e diventata oramai famosa in tutto il mondo. A esprimersi anche il capogruppo regionale del M5s Massimo De Rosa, che domani, giovedì 17 giugno 2021, sarà con alcuni portavoce del partito ospite a Cassina.

Domani, insieme ad alcuni portavoce del Movimento Cinque Stelle della zona Martesana, saremo in visita, e a pranzo, al ristorante PizzAut di Cassina de Pecchi. Avevamo prenotato tempo fa, ma questo fastidioso episodio non ha fatto altro che aumentare la nostra voglia di conoscere la loro realtà, le persone e l’impegno con cui ognuno sta dando il proprio contributo per farla vivere. Leggere degli insulti a un’iniziativa come quella di PizzAut lascia con una sensazione di grande fastidio. Perché se da un lato è vero che a queste offese non debba essere dedicato nemmeno un secondo, del prezioso tempo di chi lavora, dall’altro disturba pensare possano esistere haters capaci di spingersi così in basso.
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