Nono giorno di sciopero della fame per il presidente della onlus monzese Salvagente, Mirko Damasco, che ha iniziato questa forma di protesta per chiedere la riapertura di ospedali e Rsa ai familiari dei pazienti ricoverati.
Mirko Damasco al nono giorno di sciopero della fame
Dopo giorni di attesa qualcosa inizia a muoversi. Damasco aveva chiesto un incontro con il ministro della Salute Roberto Speranza e ieri ha incontrato a Roma l'onorevole Zampa. Un incontro che il presidente di Salvagente definisce "serrato, sincero e aperto".
"Ringrazio molto l'Onorevole Zampa - ha scritto Damasco su Facebook. Ringrazio meno il Ministro Onorevole Speranza che ha deciso di non incontrarci personalmente. Se si ha il tempo di incontrare i giornalisti si può avere il tempo di mettere la faccia davanti ad un'Associazione che rappresenta migliaia di cittadini".
Il confronto sulla riapertura delle strutture sanitarie ai parenti
"L'incontro ha avuto due fasi - ha spiegato Damasco - : una fase blanda in cui sostanzialmente ci è stato detto che il Ministero è consapevole del fatto che nonostante la legge nelle Rsa non si entra e che nonostante il Green Pass non si entrerà negli ospedali ma che il compito è delle Regioni.
Abbiamo rappresentato al ministero la nostra insoddisfazione per queste risposte sottolineando appunto che parliamo del Ministero della Salute che ha ovviamente poteri. Abbiamo chiesto che il Ministero si faccia promotore di spiegare come aprire, con quali procedure e che porti le regioni ad approvare e far rispettare questi protocolli".
Gli impegni
Durante l'incontro - racconta Damasco - il ministero si è impegnato a fare una serie di azioni con carattere d'urgenza: in primo luogo a creare, anche con l'aiuto di esperti segnalati da noi, un protocollo per le riaperture, preciso, attuabile ed uguale per tutti; poi a portare il protocollo in conferenza Stato Regioni per farlo approvare e farlo diventare in sostanza obbligo di legge per ogni struttura di ogni Regione. Dal ministero è arrivato anche l'impegno a vigilare sull'attuazione e sanzionare in caso di non attuazione.
"Lo sciopero della fame continuerà"
"Mi è stato promesso un confronto veloce con il coordinatore della conferenza Stato Regioni. Se questi punti saranno attuati sarà un grandissimo passo avanti - ha detto Damasco. Ma proprio perché per ora sono solo impegni, lo sciopero continuerà fino a quando non ci saranno segni concreti che vadano in questa direzione.
Rifletterò in queste ore, su una mia personale pausa, visto lo stato fisico".
L'appello a non mollare
"Vi chiediamo di non mollare perché questi risultati sono stati raggiunti grazie al potere della condivisione - ha concluso Damasco. Continuate a chiedere risposte concrete, a sollecitare il Ministro Speranza".