Il Consiglio di Stato: nessuna demolizione alla Porada
L'annoso contenzioso sui lavori realizzati in via Bologna, che il Comune ritiene abusivi. Dopo la sospensiva, nell'aprile 2022 l'udienza di merito.
Il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar per la rimozione di una vasca e la demolizione di una cabina elettrica interrate in via Bologna, come impone un’ordinanza del Comune nel novembre 2017. Giudizio di merito nell'aprile 2022.
Il Consiglio di Stato: nessuna demolizione (per ora)
Il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar per la rimozione di una vasca e la demolizione di una cabina elettrica interrate in via Bologna, sul suolo pubblico, come impone un’ordinanza del Comune che risale al novembre 2017. La decisione risale alle scorse settimane. Oggetto dell'annoso contenzioso le opere realizzate dall’azienda Edilombarda nel sottosuolo, ritenute abusive dal Comune che nel lontano 2004 aveva sottoscritto con il privato una convenzione di lottizzazione.
Il Tar aveva dato ragione al Comune
Lo scorso anno il Tar aveva respinto il ricorso di Edilombarda per l’annullamento del provvedimento comunale, contestando "l’assenza di un idoneo titolo edilizio" e di una "diretta e puntuale autorizzazione" sui manufatti, realizzati per conto di Aeb Distribuzioni (all’epoca affidatario del servizio elettrico). Di parere opposto il Consiglio di Stato, che ha accolto l’istanza cautelare di Edilombarda contro il Comune e nei confronti di Aeb e RetiPiù. L’udienza di merito in data 7 aprile 2022.
La decisione del Consiglio di Stato
Per il Consiglio di Stato è ragionevole ritenere che le opere realizzate sotto via Bologna "per utilità collettiva, fossero state concordate con Aeb e con il Comune o, in ogni caso, non estranee alla volontà di questi ultimi". E anche se fossero ritenute abusive, i lavori effettuati "rispondono a bisogni collettivi locali e l’eventuale rimozione, prima della disamina dell’appello, potrebbe determinare un rilevante danno", sia per l’azienda che per il compendio industriale.