Riaprono a metà novembre gli ambulatori odontoiatrici di Desio, Seregno e Cesano
Licenziamento collettivo per gli oltre cento dipendenti della fallita Odos non ricollocati in altri presidi
Riaprono a metà novembre gli ambulatori odontoiatrici di Desio, Seregno e Cesano. Licenziamento collettivo per gli oltre cento dipendenti della fallita Odos non ricollocati in altri presidi
Riaprono a metà novembre gli ambulatori odontoiatrici
Avevano chiuso all'improvviso un anno fa in seguito al fallimento della Odos Service, riapriranno tra pochi giorni: a metà novembre gli ambulatorio di Desio e Seregno, a fine mese invece il presidio di Cesano Maderno. Ad annunciarlo è Asst Brianza, che a marzo aveva bandito una gara d’appalto per affidare il servizio a un nuovo operatore con un contratto di affitto 12 mesi prorogabile e l’impegno a riassorbire, almeno in parte, il personale della Odos, composto principalmente da assistenti alla poltrona, infermiere e impiegate amministrative.
Licenziamento collettivo per oltre cento lavoratori
Dei 263 dipendenti Odos rimasti senza lavoro all’indomani del fallimento (personale operativo negli ambulatori di varie Asst lombarde), sono circa 110 gli addetti non ancora ricollocati. Per loro si è recentemente avviata la procedura di licenziamento collettivo, quindi potranno accedere a misure di sostegno come la Naspi.
Restano chiusi i centri dove la gara è andata deserta
In fase di gara d’appalto nessuna offerta era arrivata per i centri odontoiatrici di Besana Brianza, Carate, Nova Milanese e Limbiate, che rimangono ancora chiusi. Altra conseguenza del fallimento della Odos sono i pazienti rimasti da un giorno all’altro senza cure odontoiatriche. A metà febbraio risultavano essere circa mille gli utenti che si erano rivolti all’Asst di Monza poiché avevano pagato per cure mai ricevute. L’Azienda sanitaria aveva quindi costituito un’apposita commissione per esaminare le istanze pervenute.