Limbiate

Michaela torna a casa, in Austria non sono arrivati i risultati sperati

La giovane ha avuto gravi problemi di salute, la mamma: «Inutile restare qui ancora».

Michaela torna a casa, in Austria non sono arrivati i risultati sperati
Pubblicato:

Il ricovero nella clinica austriaca non ha portato i risultati sperati, appena Micky starà meglio tornerà a casa, in Italia. Una serie di complicazioni alle condizioni di salute di Michaela Binato, la 28enne finita in coma due anni fa a causa di un aneurisma cerebrale, hanno portato la sua famiglia alla decisione di interrompere il percorso terapeutico nella clinica riabilitativa vicino Innsbruck.

Michaela torna a casa, in Austria non sono arrivati i risultati sperati

"Michaela ha febbre e infezioni da tre mesi, recentemente è stata sottoposta anche a due trasfusioni perché è risultata anemica - ha raccontato la mamma Lucia Monteleone - dovevamo rientrare in Italia pochi giorni fa ma finché non starà meglio non possiamo muoverci".
Michaela e la mamma Lucia erano arrivate in Austria a fine aprile grazie a una raccolta fondi per sostenere le costose cure della ragazza - circa mille euro al giorno - nella struttura che offre terapie sperimentali e macchinari per la riabilitazione all’avanguardia. "Quando siamo arrivate Micky non aveva nulla e si è sottoposta a un mese di riabilitazione, stava andando bene, ma poi ha iniziato a star male ed è stata sottoposta a due interventi chirurgici urgenti - ha continuato la mamma - finché non si ristabilisce non ha più senso restare qui a spendere soldi".

Trovata casa a Cesano Maderno

Mamma Lucia nel frattempo ha trovato a Cesano Maderno la casa che cercava da tanto tempo. "Nessuno voleva affittarmela ma ora ho finalmente trovato una persona di grande umanità che sa cosa vuol dire convivere con la disabilità e mi ha dato fiducia - ha aggiunto Lucia - una volta lasciata l’Austria, io e Michaela andremo a vivere lì. Sono due anni che vede solo camere bianche, ha bisogno di avere vicino la sua famiglia, le sue sorelle, di sentire l’odore di casa".
La raccolta fondi è ancora aperta per garantire la continuità delle sedute di logopedia e fisioterapia a domicilio alla giovane limbiatese. "Il sistema sanitario nazionale prevede la fisioterapia tre volte alla settimana ma lei ne ha bisogno tutti i giorni per mantenere il tono muscolare" ha ricordato la mamma.
L’intenzione di Lucia è tenere a casa Michy qualche mese, poi se ci sarà posto, portarla per un periodo nella clinica di San Pellegrino dove era ricoverata prima di andare a Inssbruck.
Per sostenere Michaela è in programma nelle prossime settimane un concerto al teatro comunale di Limbiate. La famiglia ha aperto anche una pagina Facebook, Insieme per Michaela.

Seguici sui nostri canali
Necrologie