Vedano, dodici artiste contro la violenza sulle donne
La mostra, curata da Emanuela Genovese, inaugurata dal sindaco Merlini e dall'assessore Ilaria Villa
A Vedano al Lambro molti i cittadini, nonostante la pioggia battente, hanno visto oggi giovedì 25 novembre alle 11, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro la donna, l'inaugurazione della bellissima mostra dal titolo "La favola dentro", nella sala consiliare del Comune.
Stop alla violenza a Vedano
L'inaugurazione della mostra ha visto la partecipazione del sindaco Marco Merlini e della Giunta, dell'organizzatrice Emanuela Genovese e delle associazioni Streetartpiù e Cadom Monza, orgogliosi di inaugurare l'esposizione delle opere delle 12 artiste che vi hanno preso parte (con anche un'installazione simbolica esterna di Roberto Spadea).
Sono 22 anni che è stata indetta questa Giornata che vuole farci riflettere sul drammatico problema della violenza contro le donne. Un terzo delle donne tra i 16 e i 70 anni ha ricevuto violenza sessuale. Un dato che ci deve invitare ad una profonda riflessione e l'arte è un viatico in questo senso. Ringrazio l’assessore Ilaria Villa e la curatrice Emanuela Genovese per aver organizzato questa bellissima iniziativa.
Ha sottolineato il sindaco Merlini, che ha poi passato la parola all’assessore alle Pari opportunità Ilaria Villa appena citata:
Il tema della violenza contro le donne è un tema delicato. Le donne sono una categoria fragile. Occorre ancora sensibilizzare molto su questo tema. La locandina della mostra è molto significativa: è una donna dal cui braccio emerge una foglia, una pianta simbolo di rinascita.
La "rinascita" è un tema molto presente nelle opere esposte, ad iniziare dall’esposizione esterna di Roberto Spadea, dal titolo "Respect me!", che è costituita da dodici sculture di jeans vissuti (di proprietà precedentemente di donne vedanesi), resinati e dipinti di rosso, alcuni corredati dalla scritta “No”, in senso di diniego rispetto alla violenza, ma che al contempo vogliono dare un segno positivo di speranza e di rinascita, simboleggiato dalla presenza dei fiori che fioriscono dal loro interno verso il cielo aperto.
Il commento della curatrice
Sulla serietà e la portata del problema si è concentrato l’intervento della curatrice Genovese: "Picchiata, umiliata, uccisa, mutilata, sono solo alcuni dei termini agghiaccianti di atti perpetrati alle donne. In Italia una donna ogni 3 giorni è stata assassinata nel 2021, un incremento del 200% da quando c'è la pandemia. La violenza non è solo fisica, ma anche verbale, psicologica, economica. Spesso le donne sono colpevoli di aver tradito convenzioni sociali, per essersi ribellate ai padroni, o a chi le sfrutta a livello economico o sessuale. Il titolo è attinto da una poesia di Neruda che ci spiega come ognuno abbia una favola dentro che non riesce a leggere da solo. Ogni artista qui ha scavato dentro le ferite di questa piaga. La violenza va combattuta con ogni mezzo, anche con l'arte".
A prendere infine voce sulla realtà nel nostro territorio sono state le rappresentanti di Cadom Monza Manuela Gandini e Alessandra Sterza:
Cadom è un’associazione attiva dal 1994 su Monza e Brianza che serve a prevenire e contrastare la violenza sulle donne in ambito sociale e familiare. Per le vittime è un percorso lungo e difficile. Da noi ricevono rispetto, stima e competenza. Il nostro progetto attualmente attivo è “Una stanza per tutte”, siamo a Triuggio, a Macherio e a Vedano alla Casa Francesco, luogo in cui accogliamo tutte le donne di tutte le età in assoluta segretezza. Molte donne fanno fatica a capire che stanno vivendo un momento di violenza, noi le accompagniamo nei centri anti violenza. Offriamo una mano per uscirne.
Nelle parole delle donne che sono intervenute si sente l’urgenza di un tema che tocca fortemente le corde della sensibilità, perché si abbia una realtà in cui il rispetto sia il valore guida e questo rosso accendi gli sguardi e le volontà di un mondo più giusto.
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