La nota dell'Associazione

Anpi Biassono lascerà un fiore davanti all'abitazione dei deportati e intanto sollecita il Comune a celebrare il Giorno della Memoria

L'associazione: "A Biassono ancora oggi la maggioranza di centro-destra ritiene non sia opportuno conservare nel futuro la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro Paese".

Anpi Biassono lascerà un fiore davanti all'abitazione dei deportati e intanto sollecita il Comune a celebrare il Giorno della Memoria
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Dopo che, lo scorso 21 gennaio, presso la Provincia, alla presenza del Viceprefetto, di trenta sindaci in rappresentanza di altrettanti Comuni, di ANED ed ANPI MB, è stata posata una Pietra d'Inciampo in memoria dei deportati brianzoli (384) nei campi di sterminio nazisti, oggi la Sezione Anpi di Biassono torna a parlare del Giorno della Memoria e sollecita il Comune di Biassono a celebrare la ricorrenza.

L'Anpi di Biassono sollecita il Comune a celebrare il Giorno della Memoria

"Altre 29 Pietre, quest'anno, saranno deposte in Brianza allo scopo di continuare a dare vita a quel grande monumento diffuso che si sta costruendo in Europa e nella nostra Provincia grazie al Comitato Pietre d'Inciampo" - sottolineano l'ANPI di Biassono e il Comitato Provinciale ANPI Monza e Brianza in una nota in cui aggiungono: "Sta facendo discutere l'assenza alla cerimonia di rappresentanti dell'Amministrazione comunale biassonese. Eppure, anche Biassono ha dato il suo triste contributo in termini di vite umane spezzate" - sottolineano da ANPI MB.

Il riferimento è ai biassonesi Antonio Casiraghi, deportato a Mauthausen e morto a Gusen, Ambrogio Cassanmagnago, deportato a Flossenburg e morto a Gusen, Antonio Colombo, deportato a Mauthausen, rientrato a Biassono con una grave invalidità. E ancora Ida Crippa, deportata a Berlino come lavoratrice coatta, sopravvissuta, Enrico Meregalli, deportato a Mauthausen e morto a Ebensee, Mario Meregalli, deportato a Mauthausen e morto a Gusen e infine Siro Riboldi, deportato a Mauthausen, sopravvissuto.

"Ricordare degnamente il sacrificio di questi cittadini biassonesi nel luogo simbolo della loro vita quotidiana, la loro casa appunto, avrebbe anche rappresentato un invito per i passanti a riflettere
su quanto accaduto in quei luoghi a quei tempi. Un inciampo emotivo e mentale, non fisico, per mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazifascista - si legge nel comunicato congiunto firmato dal Presidente ANPI provinciale Fulvio Franchini e dalla Presidente ANPI Biassono Antonella Tremolada. 

L'Anpi sottolinea il fatto che il Comune di Biassono “da anni ha scelto di non proporre alcuna iniziativa in commemorazione della Giornata della Memoria”. "Non solo, quindi, la mancata adesione al Comitato provinciale Pietre d’Inciampo, ma anche la totale assenza di iniziative, incontri o momenti di riflessione, peraltro previste dalla Legge istitutiva, su quanto accaduto al popolo ebraico, ai deportati militari e politici italiani nei campi di sterminio nazisti" - si legge ancora nel comunicato.

Un fiore davanti all'abitazione dei deportati

Proprio in occasione della Giornata della Memoria il 27 gennaio la sezione biassonese dell'Anpi pubblicherà sui propri canali social un contributo filmato incentrato sui deportati locali. Non solo.

"Vogliamo però lasciare anche un piccolo segno di riconoscimento - si legge sulla pagina Facebook dell'Associazione - quindi nello stesso giorno - dalle ore 10.30 - una delegazione dell'Anpi porterà un fiore davanti all'ultima abitazione dei deportati biassonesi dove sono già collocate ne nostre simboliche pietre d'inciampo".

 

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