Giorno del Ricordo: commemorati i martiri delle Foibe
Presenti davanti al monumento in memoria delle vittime anche i vertici dell'Associazione nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia
Anche a Lissone è stato celebrato il Giorno del Ricordo per commemorare i martiri delle Foibe e gli italiani costretti a lasciare le loro terre nel Secondo dopoguerra.
Il Giorno del Ricordo a Lissone
Si è tenuta questa mattina in piazza Martiri delle Foibe la cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco Concetta Monguzzi e dei vertici dell'Associazione nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia.
Presenti, come sempre, tutte le associazioni civili e d'Arma della città. Bandiere, gonfaloni e gagliardetti hanno reso omaggio al monumento eretto proprio nella piazza dedicata alle vittime e fortemente voluto dall'Associazione nazionale Alpini.
Il sindaco: "Mai dimenticare"
E' stato il sindaco Monguzzi a ripercorrere le tappe di quegli anni tragici per migliaia di famiglie, costrette ad abbandonare le proprie case e le proprie terre (passate dall'Italia alla Jugoslavia al termine della Seconda guerra mondiale) a seguito delle persecuzioni del regime del dittatore Josip Tito.
Celebriamo oggi il Giorno del Ricordo in cui ricordiamo la tragedia degli italiani e delle vittime delle Foibe e l'esodo dalle loro terre degli istriani, dei fiumani e dei dalmati. Per troppo tempo le sofferenze patite dagli esuli hanno costituito una pagina strappata dalla nostra storia. I simboli hanno un ruolo importante e questo luogo ricorda ogni giorno dell'anno quelle persone, uomini e donne, che hanno perso la vita solo perchè italiani e contrari al regime che opprimeva il loro desiderio di sentirsi persone libere. Abbiamo il dovere, soprattutto verso le giovani generazioni, di ricordare quanto accaduto per evitare che accada di nuovo.
Il primo cittadino ha voluto ricordare come i venti di guerra attuali al confine tra Russia e Ucraina abbiano fatto riaffiorare la paura e le conseguenze di una guerra.
L'Anvgd: "Contrastare i negazionismi"
Anche il lissonese Diego Formenti, vicepresidente dell'Associazione nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia Monza Brianza, ha ricordato il dovere di non dimenticare quanto accaduto il secolo scorso.
Vicende che hanno toccato in maniera terribile il nostro popolo e che ci impongono di ricordare e non dimenticare. Pagine di una storia taciuta per troppo tempo, frutto di un negazionismo politico di una tragedia così grande. La storia alla fine chiede sempre il conto e non può essere censurata, in quanto documentata e tramandata da chi visse quei drammatici momenti. Migliaia sono gli italiani sepolti nelle Foibe persone che non intendevano sottomettersi al progetto criminale di Tito e degli alleati, morte solo perchè volevano restare italiani. Contrastiamo insieme ogni negazionismo ideologico.
Presenti anche il luogotenente dei Carabinieri Roberto Coco, il prevosto don Tiziano Vimercati, il presidente dell'Anvgd Pietro Cerlienco e i rappresenti delle forze politiche di maggioranza e opposizione presenti in Consiglio comunale.
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