In piazza per dire "no alla guerra in Ucraina"
Molto toccante la manifestazione organizzata dall'Amministrazione comunale in piazza del Lavatoio.
Macherio con i cittadini macheriesi e ucraini in piazza per dire "no alla guerra in Ucraina". L’evento di ieri pomeriggio (sabato 5 marzo) in piazza del Lavatoio è stato promosso dall’Amministrazione comunale e ha potuto contare sulla partecipazione dei cittadini e di alcuni bambini.
"No alla guerra in Ucraina"
Un momento di vicinanza in favore dei cittadini ucraini residenti e di condivisione del dolore di un popolo colpito dalla guerra. Un invito rivolto particolarmente ai 48 cittadini ucraini residenti in paese ma esteso anche al resto della cittadinanza. Toccante è stato il momento in cui i cittadini ucraini hanno raccontato il proprio dolore nel sentire i racconti dei propri cari. Presenti il sindaco, Mariarosa Redaelli, la Giunta e i consiglieri comunali, insieme a don Matteo Vasconi e don Luigi Sala. Bellissimo il gesto dei bambini che hanno preso in mano la bandiera dell'Ucraina.
Le parole del sindaco
"Siamo qui per ribadire il nostro "no alle guerre" e per sottolineare il senso e il valore della pace - ha esordito il sindaco in piazza del Lavatoio - Voglio fare un appello a tutti voi, proprio perché ognuno si possa sentire nella condizione di aiutare tutte queste persone. Si possono aiutare in tanti modi: grazie ai nostri volontari abbiamo dato vita a una raccolta di generi alimentari presso il corridoio dell'ex auditorium in via Italia. Questo è un gesto concreto ma ci sono anche altri gesti che possono aiutare e far sentire queste persone una parte di noi. Bastano a volte dei semplici gesti, delle semplici attenzioni, a volte quello che è un rapporto di buon vicinato. Proprio per allievare un pochino il dolore della tragedia. Un cuore pieno di disperazione che oggi hanno queste nostre care persone che sono qui tra di noi".
L'emergenza abitativa
"Ieri (venerdì) il Prefetto ha convocato tutti i sindaci - ha proseguito Redaelli - Ha parlato di emergenza abitativa, ci ha detto che c'è un grande bisogno di case e si appellava a tutti noi sindaci di vedere di trovare delle abitazioni perché ormai i profughi stanno arrivando anche da noi. Allora io approfitto di questo momento per dire se qualcuno avesse la possibilità di avere degli alloggi, degli spazi, c'è la possibilità di concordare degli affitti a breve termine con la Prefettura. Se qualcuno di voi avesse questa disponibilità non esiti a segnalarcelo perché davvero questo è un momento importante. Vorrei rendere questo momento partecipato da chi in questo periodo vive più direttamente il dramma della guerra, da chi, con ansia, tutti i giorni, aspetta la telefonata del figlio, dei nipoti. Abbiamo tra di noi diversi cittadini ucraini, che ringrazio davvero tanto di essere qui con noi". Testimonianze toccanti di cittadini ucraini che hanno raccontato il proprio dolore nel sentire i racconti dei propri cari.
L'intervento di don Matteo per dire "no alla guerra in Ucraina"
"Personalmente sono molto triste per quello che sta accadendo - è poi intervenuto il coadiutore parrocchiale, don Matteo Vasconi - Io ho avuto la fortuna di essere ospitato a Kiev quattro anni fa e ho visto la bellezza di un popolo che ha una storia lunga, che sa custodire e tramandare. Una storia che non dà fastidio a nessuno, che non è da eliminare ma appunto da custodire. Una storia che è radicata nell'annuncio del Vangelo ed è stata fondamentale perché se i popoli slavi conoscono Gesù Cristo è grazie a quello che avete fatto voi. Quindi la tristezza per noi è grande per quello che stiamo vivendo. Perché la pace per noi non è un concetto ma è persona, è Gesù. E quindi invochiamo questo dono, in questo momento, lo invochiamo per voi e chiediamo che gli operatori di pace sappiano fare il loro dovere. In questi giorni abbiamo più volte celebrato la Messa per la pace, abbiamo proprio pregato così: "Dona ai costruttori di pace la forza di perseverare nel loro proposito, dona a quelli che turbano la pace con i loro pensieri e le loro azioni di essere liberati dall'egoismo e dall'odio". La comunità cattolica prega per questo. Perché gli operatori di pace non si stanchino e per chi ha scelto altre strade, che si converta e possa tornare la pace sul vostro popolo martoriato e segnato da questa fase. Il nostro affetto e il nostro abbraccio per voi, insieme alle nostre preghiere, eleviamo incessantemente al Signore per il ritorno della pace e per iniziare a camminare insieme".
Il servizio sarà pubblicato anche sul Giornale di Carate in edicola martedì 8 marzo 2022.
La manifestazione in piazza del Lavatoio a Macherio
La manifestazione in piazza del Lavatoio a Macherio
Macherio Manifestazione in piazza del Lavatoio per dire "no alla guerra in Ucraina"
Macherio Manifestazione in piazza del Lavatoio per dire "no alla guerra in Ucraina"