Seregno, Erba scriveva così: "Mariani deve morire. Ai giocatori vanno tagliati i capelli, come gli ebrei"
I messaggi, in una chat ristretta, risalgono alle settimane di inizio stagione
Nuovi particolari nelle tormentate vicende societarie del Seregno Calcio.
Scontro a distanza
Si tratta di materiale depositato alla procura di Monza, che ha aperto un’indagine dopo le reciproche querele tra l’ex presidente Davide Erba, che ha poi ceduto la società a due imprenditori laziali (Fabio Iurato e Giorgio Coviello), e l’ex direttore generale Ninni Corda, che ha denunciato il primo anche davanti al giudice del lavoro per l’esonero dei mesi scorsi. Quest’ultimo, peraltro, è stato deferito dagli organi inquirenti della Figc per presunti metodi violenti e comportamenti minacciosi durante le sedute di allenamento e le partite, insieme ai difensori Cristian Anelli e Federico Gentile.
I messaggi
Da un gruppo whatsapp chiamato "Seregno si vince o morte", ristretto a Erba, Corda, all’ex capitano Martino Borghese (ceduto poi durante il mercato invernale al Locarno, in Svizzera), e agli stessi Anelli e Gentile, emergono frasi inquietanti, sintomatiche di un pessimo clima all’interno della squadra Nella chat sarebbe solo Erba a parlare. "Se non si vince, picchiamo lo spogliatoio. Solo le botte capiscono", riferendosi ai suoi giocatori. Era settembre 2021: "Contro il Renate prendo la mazza, giuro. "Mariani (l’allenatore - ndr) deve morire". Risponde Borghese: "Se vuoi aggrediamo pure lui". E poi la questione di Mattia Scognamiglio, difensore che ha successivamente rescisso il contratto con la società azzurra e che era stato uno dei giocatori a raccontare pubblicamente quel che succedeva in squadra: "Gli vanno tagliati i capelli, come gli ebrei", scrive Erba con tanto di foto, "compro la macchinetta, se si perde o si pareggia, via i capelli, rasati a zero".
Seregno, che clima
Già nei mesi scorsi erano venuti alla luce altri messaggi su toni simili dall'ex presidente del Seregno (ora i proprietari della società sono i laziali Fabio Iurato e Giorgio Coviello): "Dobbiamo sbranare gli avversari, ucciderli", diceva in un audio Erba, risalente sempre alla prima parte della stagione in corso. Successivamente, lo stesso aveva definito, tramite un comunicato della società Us 1913 Seregno, la cosa come un "momento goliardico vissuto insieme ad amici e giocatori, in cui sono state utilizzate alcune iperboli, peraltro non nuove nel mondo del calcio, senza che vi fosse la volontà di ledere o far male ad alcuno".