Calcio- Serie C

Seregno, la Figc deferisce Ninni Corda e due giocatori

Ora sarà il Tribunale federale a doversi esprimere sulla vicenda delle scorse settimane legata all'ex dg della società brianzola

Seregno, la Figc deferisce Ninni Corda e due giocatori
Pubblicato:
Aggiornato:

Ninni Corda, ex direttore generale del Seregno, e i calciatori - ex anche loro - Federico Gentile e Cristian Anelli sono stati deferiti dalla Procura federale al Tribunale della Figc.

Periodo buio

I fatti risalgono alla prima parte di stagione e sono quelli che avevano portato la squadra del Seregno, in questa stagione neopromossa in B, sotto la ribalta nazionale: alcuni giocatori avevano infatti raccontato di aver subìto violenze, fisiche e psicologiche, nell'ambito del lavoro quotidiano in squadra e la situazione aveva portato a un aspro confronto a distanza fra Ninni Corda e Davide Erba, che allora era presidente dela società brianzola. Della vicenda, nelle settiman successive, si è occupata la Procura federale della Figc, che è giunto alle sue conclusioni.

Le accuse a Ninni Corda

A Ninni Corda viene contestato il fatto di "aver introdotto nelle quotidiane sedute di allenamento della Prima squadra, che abitualmente seguiva in prima persona, la pratica di una sorta di “palla a
mano” condotta con le regole proprie del “calcio fiorentino” in cui, quindi, era lecito e consentito il ricorso a qualsivoglia condotta di gioco violenta, nonché, finanche ammesso il poter prendere a calci e pugni il proprio avversario (al punto che in alcune occasioni taluni calciatori sono svenuti in campo o hanno terminato l’allenamento con le spalle lussate). E ancora in tale contesto, ovvero durante lo svolgimento di siffatti “particolari” allenamenti, per aver provveduto, ora, a proferire continue intimidazioni e minacce anche di percosse fisiche nei confronti di quanti si fossero astenuti dal tenere le richieste condotte violente, ora, ad escludere costoro dalle successive sedute di allenamento costringendoli ad allenamenti individuali da svolgersi in fasce orarie variabili tra le ore 6
e le ore 7 del mattino". Inoltre, "di aver istigato durante lo svolgimento delle gare di campionato i calciatori del Seregno a tenere in campo atteggiamenti di estrema aggressività verso gli avversari e gli ufficiali di gara allo scopo di intimorirli e ciò mediante l’uso ripetuto di frasi ed espressioni volgari e minatorie (del tipo: “avete rotto il cazzo”, “non avete ancora capito”, “questa è l’ultima partita che fai”) rivolte all’indirizzo dei calciatori stessi, ora, mediante urla e grida propalate dagli spalti degli impianti sportivi da cui seguiva la disputa delle diverse gare, ora, raggiungendo telefonicamente la squadra (e parlando alla stessa in modalità “viva voce”), durante le fasi di intervallo tra il primo e il secondo tempo delle varie gare, sulla utenza telefonica mobile in uso a Federico Gentile". E infine, di aver rivolto a Romeo Sotiri, vicepresidente del Seregno, le seguenti gravi minacce verbali e offese discriminatorie: "Tu non comandi a casa mia, verme schifoso. Io faccio fuori te e le tua famiglia. Albanese di merda. Noi gli albanesi li mangiamo vivi".

I due calciatori

Ad Anelli viene imputato di aver "tenuto e assunto ripetutamente condotte e atteggiamenti gravemente antisportivi, intimidatori e finanche violenti nei confronti di taluni dei propri compagni di squadra in modo, per il tramite, da adiuvare Corda a poter esercitare/mantenere la squadra tutta in uno stato di costante pressione psicologica". Durante l'intervallo di una partita, avrebbe aggredito fisicamente i compagni di squadra Mattia Scognamiglio e Sabino Signorile  con ripetute spinte, nonché, nell’occorso, finito anche per schiaffeggiare, tirare i capelli e colpire con una bottiglia al petto Scognamiglio". Al portiere Ermanno Fumagalli si sarebbe invece rivolto così, secondo quanto riportato dal testo prodotto dalla Procura : "Ti vengo a prendere fino a casa. Saluta tuo figlio". A Gentile  viene riconosciuto il ruolo "uomo di fiducia" di Corda  e di aver messo a disposizione il suo telefono per consentire all'ex direttore generale di impartire "disposizioni tecnico-tattiche, ma anche e soprattutto, proferire minacce verbali e offese di ogni genere nei confronti di coloro che egli avesse ritenuto non aver tenuto in campo una condotta di gara sufficientemente aggressiva nei confronti, tanto, degli avversari, quanto, degli ufficiali di gara di turno", durante gli intervalli delle partite.

Ninni Corda-Davide Erba, nuova puntata

Davide Erba, che nelle settimane successive al manifestarsi della vicenda, ha ceduto la società ai laziali Giorgio Coviello e Fabio Iurato, ha commentato così: "La verità è venuta a galla". Ora bisognerà attendere che si esprima il Tribunale federale della Figc , primo grado di giudizio per quel che attiene la giustizia sportiva della Figc laddove i provvedimenti non siano relativi a pronunce del Giudice sportivo.

Seguici sui nostri canali
Necrologie