Edificazione

Richiesti i fondi per una nuova scuola all'ex Macello

L'idea è realizzare le nuove primarie Citterio e Buonarroti nello spazio dell'ex Macello

Richiesti i fondi per una nuova scuola all'ex Macello
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Via libera alla richiesta di finanziamento per un nuovo Polo che ospiti la scuola primaria Citterio di via Sangalli e Buonarroti all’interno dell’area "Ex Macello" del quartiere Buonarroti/San Donato di Monza. E’ questo l’obiettivo del Documento Preliminare alla Progettazione  approvato  dalla Giunta Comunale.

Richiesti i fondi per la nuova scuola a Monza

La Giunta prova a dare risposta al quartiere con la richiesta di un co-finanziamento dell’opera attraverso la partecipazione al bando regionale “Spazio alla Scuola”, che prevede risorse finanziarie da destinare all’attuazione di edifici scolastici innovativi sul territorio lombardo (nell'ambito del Programma degli interventi per la ripresa economica  del Piano Lombardia).  L’area interessata si snoda tra le vie Mentana, Buonarroti e Procaccini ed è il cosiddetto ex Macello che da sempre attende una riqualificazione.

“Il documento descrive le linee guida, i requisiti e gli indirizzi per la realizzazione di questa nuova struttura – spiegano il sindaco Dario Allevi e il vicesindaco e assessore al Patrimonio Simone Villa - Questa necessità nasce dall’esigenza dell’Amministrazione Comunale di avere una scuola innovativa capace di rivestire un ruolo centrale nel tessuto socioculturale del quartiere attraverso la costruzione di un edificio riconoscibile in termini di qualità architettonica, benessere, comfort e ospitalità”.

I limiti delle attuali strutture

L'idea per la nuova struttura Citterio-Buonarroti è creare un esempio di "scuola contemporanea"  creando un moderno "Civic Center" che vada oltre la logica monofunzionale della scuola tradizionale e che contribuisca al miglioramento della qualità del tessuto urbano circostante. "Per fare questo si possono  utilizzare gli spazi in modo fluido, ben oltre gli orari della didattica. Un vero e proprio punto di riferimento anche sociale, culturale e formativo”, aggiunge Villa.

La scuola primaria Citterio oggi rappresenta il prototipo dell’edifico scolastico concepito in un’ottica di tipo tradizionale e settorializzato, non in linea con le esigenze di una scuola moderna ed innovativa. L’edificio è infatti caratterizzato da spazi monofunzionali (aule, auditorium e altri) rigidamente connessi gli uni agli altri attraverso aree di distribuzione interna. Alla rigidità di carattere morfologico-funzionale si aggiungono i limiti di carattere costruttivo e spaziale che caratterizzano gli immobili, espressione delle costruzioni dell’epoca degli anni 70. E anche la scuola primaria Buonarroti si compone di due distinti corpi di fabbrica, tra loro ortogonali, il primo edificato nel 1955 ed il secondo terminato all’inizio degli anni ’70

Come potrebbero invece diventare

Il nuovo Polo invece dovrà essere elaborato con l’obiettivo di dare forma ad una nuova idea di spazio educativo contraddistinto da: ambienti per l’apprendimento arricchiti di nuove funzioni (quali ad esempio centri di servizi per il territorio); non solo luoghi per la formazione, ma anche ambiti finalizzati alla costruzione di legami tra generazioni e culture diverse, spazi e occasioni per il dialogo tra pubblica amministrazione e cittadini; luoghi per bambini e ragazzi, oltre a punti di riferimento per le associazioni che operano nel sociale e gravitano nella realtà urbana; edifici scolastici in continua trasformazione con attenzioni pedagogiche per accogliere tutto il potenziale di una società in divenire; spazi flessibili che permettano l’integrazione tra progettazione e didattica, tra territorio e comunità; ambienti che rispondano ai requisiti di sostenibilità ambientale in termini di tecnologie all’avanguardia in ambito energetico, di utilizzo di materiali innovativi, di adozione di strategie passive di controllo del confort interno.

 

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