Indagini su fenomeni corruttivi in appalti pubblici, i chiarimenti della Provincia
"Doveroso precisare che le imputazioni ed i fatti contestati non riguardano in nessun modo procedure attinenti lo svolgimento di gare svolte dalla Provincia di MB per conto di altri Enti"
La Provincia di Monza e Brianza nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 18 maggio, ha diffuso una nota con alcune precisazioni in merito all'indagine condotta dalla Guardia di Finanza in cui le Fiamme Gialle hanno eseguito una serie di ordinanze che hanno portato agli arresti domiciliari di cinque persone gravemente indiziate, a vario titolo, di corruzione, turbativa d'asta e falso.
Indagini su fenomeni corruttivi in appalti pubblici, i chiarimenti della Provincia
"In riferimento alle indagini in corso su una serie di vicende aventi rilievo penale nella gestione di alcuni appalti pubblici che hanno interessato anche due dipendenti dell’Ente, la Provincia MB sta garantendo ed assicurando totale e piena collaborazione alle forze dell’ordine incaricate dalla Procura di Monza" - si legge nella nota della Provincia.
"Sono stati già adottati i necessari e conseguenti atti nei riguardi dei dipendenti interessati, anche a tutela dell’istituzione e dei dipendenti che operano con etica e senso di responsabilità nel rispetto delle regole".
"Pertanto è necessario e doveroso precisare che, dalle evidenze documentali emerse, le imputazioni ed i fatti contestati non riguardano in nessun modo procedure attinenti lo svolgimento di gare svolte dalla Provincia di MB per conto di altri Enti, ma sono da riferire esclusivamente alla gestione esecutiva ed operativa dei singoli contratti di appalto da parte dei funzionari pubblici coinvolti nell’indagine".
L'indagine
Le indagini, delegate ai Finanzieri della Compagnia di Seregno, si sono concentrate su una serie di condotte finalizzate all'illecita aggiudicazione di appalti ad evidenza pubblica e affidamenti diretti che sarebbero state poste in essere, tra il 2019 e il 2021, da un imprenditore residente a Verano Brianza, amministratore (di diritto o di fatto) di tre società operanti nel settore dei servizi di pulizia e manutenzione delle aree verdi, utilizzate "a giro" per partecipare a gare pubbliche in diversi comuni prevalentemente brianzoli con l'obiettivo di aggirare formalmente il principio di rotazione degli affidamenti, anche grazie ad uno stabile asservimento di pubblici ufficiali infedeli.
QUI TUTTI I DETTAGLI DELL'INDAGINE DELLA GUARDIA DI FINANZA