L'addio a Fabrizio Longoni. Costruttore appassionato di volo, era socio della Cooperativa
Nel 2019 l’imprenditore era stato vittima di un grave incidente con un ultraleggero
Si è spento all'età di 63 anni il costruttore robbianese: molto conosciuto in frazione per la sua grande passione per gli ultraleggeri e il suo impegno per la comunità.
Il lavoro e il suo grande hobby
L'imprenditore, che insieme al fratello Giancarlo hanno portato avanti una ditta edile in via Paganella, si è spento all’hospice, all'età di 63 anni, la settimana scorsa. Padre di due figli, sposato con Silvia era nonno di Andrea, nipotino amatissimo dal robbianese.
Una vita intensa la sua, fatta di lavoro, famiglia, ma anche di un grande hobby: il volo, che nel 2019 l'aveva visto protagonista di un grave incidente nelle acque del lago di Lecco, un brutto incidente che quasi gli costò la vita.
A bordo di un ultraleggero era precipitato nel lago, facendo un ammaraggio. Il veicolo si era inabissato e con lui anche il robbianese che è rimasto sott'acqua a lungo prima di essere recuperato e portato in salvo da una squadra di soccorritori. Una vicenda drammatica che era finita sui giornali e persino in televisione, raccontata direttamente dal protagonista (ospite anche alla trasmissione “I fatti vostri su Rai2), un vero temerario e un grande sportivo.
L'impegno in frazione
La famiglia Longoni è molto conosciuta in frazione, per l’attività lavorativa, ma anche per l’impegno sociale e il fortissimo legame con la Cooperativa robbianese, un legame che dura da anni e si tramanda da generazioni.
«Il nonno di Fabrizio era stato presidente della Cooperativa, poi gli è succeduto il papà e per finire sono diventati soci i due fratelli - racconta Vincenzo Terraneo, che è stato presidente della Cooperativa - tutta la famiglia Longoni si è sempre impegnata molto per il nostro gruppo. E’ gente laboriosa, disponibile, pronta a dare una mano quando ce n’era bisogno. Da costruttori quali erano hanno contribuito anche a fare diversi lavori e a costruire la struttura. Fabrizio è stata una persona molto vitale, piena di iniziativa, con la grandissima passione per il volo. Ricordo che gli piaceva volare sopra Robbiano, sulle nostre case. Se n’è andato troppo presto, a causa di una malattia che l’ha consumato velocemente».