Rubato il defibrillatore donato da Croce Bianca
Lo sdegno del sindaco e del presidente del sodalizio.
Rubato il defibrillatore donato da Croce Bianca Seveso. Lo sdegno del sindaco e del presidente del sodalizio.
Rubato uno dei quattro Dae
Rubato uno dei quattro defibrillatori installati in città nel 2021 grazie all’iniziativa della Croce Bianca Seveso che grazie a una raccolta fondi molto partecipata era riuscita ad acquistare cinque macchinari poi piazzati a Seveso e a Barlassina. Per la precisione erano stati quattro quelli posizionati in città. Quello rubato (la scoperta nella mattinata di martedì 20 settembre) era in piazza Italia a Baruccana custodito in un’apposita teca come quelli in Largo Volontari del Sangue (nelle vicinanze della sezione sevesina della Croce Bianca), in corso Matteotti e all’Altopiano. È stata immediatamente presentata una denuncia alle Forze dell’ordine, del fatto è stata avvisata anche la Polizia Locale che effettuerà un sopralluogo e parteciperà alle indagini per provare a risalire ai colpevoli di questo furto, duramente stigmatizzato dal sindaco Alessia Borroni.
"Un atto ignobile"
"Esprimo il mio forte sdegno per questo atto ignobile che va a colpire indirettamente tutta la comunità sevesina. Non mi capacito su chi possa aver compiuto questo furto probabilmente ignorando completamente l’uso e l’utilità di questo macchinario, che potrebbe rivelarsi fondamentale per salvare la vita di una persona. Chi si vuole colpire rubando un defibrillatore? È una cosa che non ha senso e che non catalogherei come semplice goliardata. Questo è un fatto di estrema gravità che non può passare impunito" commenta il primo cittadino di Seveso.
"Sconcerto e stupore"
Sulla stessa lunghezza d’onda Federico Villa, il presidente di Croce Bianca Seveso: "Una volta scoperto il furto, lo sconcerto misto a stupore è stato tanto! Un gesto, come commentato anche dal Primo Cittadino che va a colpire tutti noi, tutti i cittadini. Naturalmente, ci si augura sempre di non usarlo mai, ma al giorno d’oggi è lo strumento che fa la differenza nell’arresto cardio-circolatorio, è lo strumento che se utilizzato in tempi relativamente ristretti (ed è questo lo scopo che ci siamo prefissati, più la rete è capillare e maggiori sono le possibilità di poter salvare nel vero senso della parola vite umane) può davvero essere determinante nel destino di ognuno di noi. Un gesto da persone “piccole” e deplorevole. La denuncia alle autorità è stata effettuata ed ora le immagini delle telecamere di sorveglianza sono al vaglio degli investigatori. Il mio suggerimento è di contattare i Carabinieri della Stazione locale se qualcuno avesse visto qualcosa o, meglio ancora, l’appello è indirizzato all’autore o agli autori se trattasi di bravata di tale gesto di restituire alla comunità quanto ha sottratto".