Carate, il futuro garden center chiede spazio per serre e vivaio
La società, promissaria acquirente dell’area nell’ambito di trasformazione a lato della Statale 36, realizzerà una media struttura di vendita.
Sorgerà un nuovo garden center a Carate Brianza a margine della Vallassina?
Viridea vuole costruire un centro florovivaistico a Carate
La richiesta di potere realizzare un centro florovivaistico in città è contenuta in una delle 39 osservazioni alla nuova variante al Piano di governo del territorio (Pgt), già adottata a luglio e che il 14 dicembre verrà definitivamente approvata dall’Aula.
A presentarla è stata la società «Viridea srl» - nota catena italiana che da un quarto di secolo ormai opera con successo nel settore - promissaria acquirente del lotto all’interno dell’Ambito di trasformazione 6 (At 6) in via Nuova Vallassina a Carate Brianza.
Nelle previsioni adottate dal nuovo Documento di Piano, però, per l’area non è stata ammessa la destinazione d’uso Gf7, ovvero quella dell’«agricoltura» che non consentirebbe, quindi, alla società interessata alla futura compravendita del terreno di potere dare corso all’insediamento commerciale che svolge invece prevalentemente attività connesse al settore agricolo, inerenti principalmente la coltivazione di prodotti di coltura e la messa a dimora di piante.
«Viridea» avrebbe infatti intenzione di realizzare a margine della Statale 36 un centro florovivaistico con annessi vivai e serre e una media struttura di vendita di un massimo di 2.500 metri quadrati destinata alla vendita di prodotti e articoli connessi anche con l’attività agricola e animale, ma non destinati all’alimentazione umana.
L’osservazione della società dovrà essere ovviamente controdedotta ed eventualmente respinta, accolta (oppure parzialmente accolta) nell’iter che porterà poi al voto di ogni singola istanza in Aula consigliare.
Le prescrizioni dell'ambito di trasformazione
Nella scheda allegata al Piano adottato, l’ambito At6, (circa 48.250 metri quadrati di superficie totale) già contenuto nel Pgt del 2018, è stato rideterminato. La previsione è posta in fregio a via Nuova Vallassina consentendone l’accessibilità in uscita rispetto alla Statale 36.
L’attuazione dell’ambito disegnato dalla futura variante dovrà prevedere però una compensazione. Fra le prescrizioni imposte c’è, ad esempio, l’obbligo di una cessione al Comune di non meno di 9.453 metri quadrati da adibire a verde permanente quale contributo per la realizzazione della rete ecologica comunale. La variante richiede inoltre che, nel caso in cui accesso e uscita dall’ambito siano proposte da quelli esistenti sulla rampa di uscita della Statale 36, la soluzione viabilistica e le relative opere dovranno «essere autorizzate dagli enti preposti al rilascio dei permessi». La proposta progettuale dovrà essere poi anche accompagnata da un accurato studio del traffico, che possa garantire insomma un adeguato inserimento dell’intervento nel contesto viabilistico della zona.