I sindaci del Vimercatese replicano al consigliere regionale Monti: "E' suo lo sgarbo più grave, ma verso i cittadini"
Contro l'esponente del Carroccio si scaglia anche l'ex senatore Pd Roberto Rampi: "Ormai è la PedeMontiana...".
Pedemontana, continua il botta e risposta tra i sindaci del Vimercatese e il consigliere regionale della Lega Andrea Monti, che nei giorni scorsi si era scagliato contro la provocazione lanciata dai primi cittadini del territorio. Nell'ultimo incontro informativo con la cittadinanza, andato in scena a Bellusco, i sindaci avevano infatti deciso di lasciare sul palco due poltrone vuote, simbolo della mancanza di dialogo con Provincia e Regione sul tema della tratta D breve di Pedemontana.
La dura replica dei sindaci
Un comunicato molto duro, in cui i sindaci dei Comuni coinvolti nelle serate di incontro con la cittadinanza hanno voluto rispedire al mittente ogni accuse, sottolineando ancora una volta tutte le mancanze di Regione e Provincia. Gli appuntamenti, lo ricordiamo, si sono tenuti a Burago, Agrate, Vimercate, Ornago, Carnate, Sulbiate e Bellusco, riscontrando un'ottima partecipazione. Presenti anche i membri del Comitato Ferma Ecomostro Tratta D breve, che nel corso delle ultime settimane ha raccolto migliaia di firme contro la realizzazione dell'infrastruttura.
"Che la presenza di due sedie vuote fosse un gesto evocativo ed una provocazione lo hanno capito tutti. Almeno tutti quelli che hanno la volontà di cercare un confronto e di non aggrapparsi a inezie - scrivono compatti i sindaci - L’assenza non è stata in una serata, l’assenza è ben più grave: l’assenza di un confronto, della possibilità di conoscere e far conoscere, di confrontarsi e non di usare i territori. Noi invece abbiamo promosso sette incontri per gli undici Comuni coinvolti direttamente e indirettamente dalla proposta di variante della tratta D che Regione sta portando avanti che si sono svolti in sale consigliari e auditorium del territorio. Le serate hanno visto un altissimo coinvolgimento di più di 1500 cittadini che in presenza hanno scelto di uscire di casa per recarsi alle riunioni ed informarsi ed essere consapevoli di quanto sta succedendo. Nella maggior parte dei casi non erano al corrente di questo progetto e dell’impatto che causerà sul territorio. Vista l’importanza del tema oltre a tutti i Sindaci dei Comuni coinvolti, hanno preso parte anche la quasi totalità dei consiglieri comunali, rappresentanze del Parco Agricolo Nord Est e alcuni consiglieri provinciali e regionali. Chi ora ci accusa di grave sgarbo istituzionale si rende conto dello sgarbo, continuato e ben più grave, nei confronti delle comunità coinvolte dall’ipotesi di tratta D breve di Pedemontana. Sarebbe stato compito di Regione informare i cittadini e le istituzioni locali in modo adeguato, portando avanti un’adeguata campagna informativa per i cittadini. Momenti di confronto che come Sindaci ci siamo sentiti il dovere di promuovere autonomamente coordinandoci sul territorio. Ma questo, evidentemente, a qualcuno non è piaciuto. Torneremo a chiedere di essere sentiti come rappresentanti del territorio con la dignità che meritiamo. Un confronto non sulle caratteristiche tecniche ma sulla volontà politica sottostante l'opera, la conferma delle motivazioni che hanno determinato un cambio di tracciato e la legittimità degli attori in campo".
L'attacco dell'ex senatore Pd Roberto Rampi
Sul tema è intervenuto anche l'ex senatore Pd Roberto Rampi, originario proprio di Carnate.
"Mi pare che la situazione sia fuori controllo. Il consigliere Monti pare deciso a dare patenti a destra e a manca. Letteralmente. E a dire a tutti come la devono pensare. Se tutti tranne lui in Brianza sono convinti che la PedeMontiana sia vecchia è superata e non regga più ci sarà un motivo. Forse si tratta di puro buon senso e amore per il territorio. Poi la finisca anche con questa leggenda del PD favorevole, se il gruppo consiliare ha chiesto al Presidente di regione che fa annunci su annunci di chiarire cosa succedesse e di non lasciare cantieri aperti, opere a metà, tratti di strada piantati nel nulla è inutilizzati, con un senso delle priorità assurdo che è lì da vedere, non è perché fosse favorevole all’opera. Monti vuole dare una mano per sedersi attorno a un tavolo e trovare soluzioni condivise e sostenibili o intende insistere a difendere l’indifendibile?".