Stazione off limits per i disabili, Casiraghi e Ubiali interrogano il sindaco
Non si spengono i riflettori sul tema delle barriere architettoniche nella stazione ferroviaria villasantese. Criticità sollevate grazie ad un nostro servizio pubblicato sul Giornale di Vimercate
Non si spengono i riflettori sul tema delle barriere architettoniche nella stazione ferroviaria villasantese.
Motivo? Le banchine della stazione (rinnovata nel 2017 in occasione della visita del Papa a Monza) sono troppo basse e Cira Delli Carri con le sue stampelle e Davyd Andryiesh, a bordo della sua carrozzina elettrica, non riescono a salire sui convogli del "Besanino" in piena autonomia. Tant'è che la donna si è dovuta comprare uno sgabello per salire sui convogli diretti a Milano o Lecco.
Una problematica che, però, coinvolge anche molti genitori alle prese con i passeggini.
Oggi, venerdì 18 novembre 2022, i consiglieri di minoranza Massimo Casiraghi e Antonio Ubiali, prendendo spunto dall'articolo pubblicato in esclusiva sia sul Giornale di Vimercate che su PrimaMonza, hanno sottoposto la seguente interrogazione all'Amministrazione comunale di centrosinistra guidata da Luca Ornago.
La richiesta
"Venuti a conoscenza dalla stampa locale delle difficoltà oggettive che alcune persone disabili incontrano quotidianamente, nell’intento di salire sul treno “ Besanino “, presso la nostra stazione ferroviaria, vogliamo chiedere all’Amministrazione comunale: come primo punto se è informata della problematica che non riguarda di certo le sole due persone citate nell’articolo ma senza dubbio alcune altre - si legge nell'interrogazione - Quali iniziative di intervento l’amministrazione intende prendere per risolvere la situazione e facilitare la salita e la discesa di persone disabili ed anziane dalle carrozze dei treni fermi in stazione. Inoltre siamo venuti a conoscenza del fatto che la nostra stazione ferroviaria muterà il proprio nome da Villasanta in Villasanta Parco e che tale operazione comporterà per il comune un esborso di poche migliaia di euro: chiediamo l'esatto ammontare di tale esborso e quali iniziative intendono adottare per veicolare la conoscenza del territorio di Villasanta, in virtù degli alti flussi previsti di potenziali turisti che giungeranno nella nostra stazione. Domanda che riteniamo lecita in quanto i flussi turistici a nostro avviso, vanno governati e indirizzati per ottenere un riscontro positivo sulle attività commerciali e non, cittadine".
Una vicenda emblematica
Una vicenda incredibile, a dir poco surreale per una stazione che si candida ad ospitare migliaia e migliaia di turisti.
"Ho problemi a camminare e ho bisogno di un girello per spostarmi, sono disabile al 100% - ha raccontato Cira Delli Carri - Tante volte vorrei prendere il treno per spostarmi e andare a Milano con mia figlia, tante volte anche per le visite mediche, ma sono costretta o a rinunciare oppure a spostarmi in auto a causa delle barriere architettoniche presenti nella stazione villasantese. Mia figlia ha provato più volte a prenotare il servizio disabili di Trenitalia ma questa opportunità è fruibile solo dalla stazione di Monza".
Se si spendono soldi per cambiare nome... ".
Il giovane Davyd Andryiesh non ha risparmiato critiche alla Giunta.
"Il Comune di Villasanta ha pagato quasi 12mila euro a Rfi (Rete ferroviaria italiana) per cambiare nome alla stazione, ma forse bisognava fare anche qualche valutazione, dal punto di vista economico, per quanto riguarda le barriere architettoniche, magari chiedendo interventi urgenti proprio a Rfi - ha concluso Andryiesh - In generale capisco che non è facile realizzare un paese a misura di disabile ma tutti quanti dobbiamo sforzarci per abbattere le barriere. Nel maggio scorso il sindaco aveva anche annunciato una importante collaborazione con Peba onlus (acronimo che sta per piano di eliminazione delle barriere architettoniche) al fine di mappare tutti i punti critici del paese sul discorso barriere architettoniche. Questa attività è iniziata? Speriamo che non finisca tutto nel dimenticatoio".
Ambulatorio medico a San Fiorano
Tra gli altri temi portati sempre all'attenzione dell'Amministrazione comunale da parte di Casiraghi e Ubiali troviamo le criticità riguardanti la mancanza di un ambulatorio medico a San Fiorano.
"Consapevoli che durante il periodo più acuto e grave della pandemia è stato chiuso l'ambulatorio di Via Sciesa a San Fiorano, che recava un grande beneficio ai residenti del quartiere in termini di servizio sanitario settimanale, chiediamo a sindaco e Giunta se e quando tale ambulatorio verrà riaperto e quali iniziative si intendono adottare per rendere operativo l’ambulatorio e diffondere la conoscenza dello stesso sul territorio di Villasanta".