Il caso Farfalle

«Se vessazioni e violenze ci sono state non riguardano l’Accademia di Desio»

Le chiare parole del procuratore federale della Federazione ginnastica d’Italia, Michele Rossetti.

«Se vessazioni e violenze ci sono state non riguardano l’Accademia di Desio»
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Se maltrattamenti ci sono stati, non vanno fatti risalire all’Accademia internazionale di Desio coordinata da Emanuela Maccarani.
Lo ha detto a chiare lettere il procuratore federale della Federazione ginnastica d’Italia, Michele Rossetti che nella scorsa settimana ha ascoltato le testimonianze di tecnici, staff ma soprattutto atlete che frequentano l’Accademia desiana.

Il caso Farfalle e le parole del procuratore federale Rossetti

Indagine conoscitiva che, lo ricordiamo, si è resa necessaria dopo le accuse mosse da alcune ex ginnaste azzurre in merito a violenze fisiche ma soprattutto psicologiche subite da parte dello staff tecnico.

Michele Rossetti dopo aver completato il fitto calendario di appuntamenti fissati nei giorni scorsi, ha rilasciato alcune precise dichiarazioni:

Il procuratore federale della Federazione ginnastica d’Italia, Michele Rossetti

«Dopo aver acquisito numerosi elementi utili, il mio lavoro a Desio per il momento si è concluso. Siamo ancora nella fase della comprensione e al momento non ho trovato elementi per procedere ad alcuna contestazione. Confermo che per il momento è comunque una indagine conoscitiva e ho ritenuto opportuno ascoltare tutti».
Non ha voglia di perdere tempo il procuratore federale che ha ribadito che: «Stiamo procedendo, con la stessa tempestività e rigore, a fare accertamenti anche su altre segnalazioni emerse in questi giorni e che non riguardano l'Accademia di Desio ma società sportive dislocate in altre parti d'Italia».
In merito alle accuse mosse da alcune ex ginnaste, Rossetti ha spiegato che: «Nessuno ha parlato di maltrattamenti fisici, si tratta di appurare quali sono i reali metodi di allenamento ed educativi. I limiti dei metodi educativi sono per loro natura in continua evoluzione per migliorare il benessere stesso delle atlete. Ben prima che iniziasse l'inchiesta, Federginnastica è stata la prima federazione italiana ad istituire il “Safeguarding officer” a maggior tutela per tutti coloro che orbitano non solo nelle federazioni ma anche nelle strutture correlate».
L’inchiesta comunque prosegue: «Nei prossimi giorni procederò con ulteriori accertamenti a riscontro degli elementi assunti sentendo tutte le persone» ha confermato Rossetti.

L'attività delle Farfalle prosegue

Nel frattempo, all’Accademia internazionale di ginnastica ritmica a Desio le «Farfalle» proseguiranno nella loro regolare attività, sotto gli occhi attenti del commissario Valter Peroni che, lo ricordiamo, ricopre anche la carica di vice presidente federale.

Tornerà quindi al timone della nazionale italiana la direttrice tecnica Emanuela Maccarani la quale, all’uscita dall’incontro col procuratore federale era stata quantomai telegrafica come del resto sta facendo dal primo giorno: «Sono appena stata ascoltata dal procuratore federale e sono molto serena. Le indagini sono in corso e confidiamo nella giustizia sportiva».

La polemica sul nome di una ginnasta

Si chiude così la settimana «ravvivata» anche dalla polemica nata dopo che il marito di Emanuela Maccarani, Moreno Buccianti, aveva storpiato il nome di una ginnasta, nella fattispecie Ginevra Parrini fatta diventare «Parrino», sollevando un putiferio non fosse altro perché la stessa aveva tirato in ballo la moglie alla trasmissione televisiva di Giletti.

Buccianti, apprezzato per le lodevoli iniziative benefiche organizzate con la Seleçao sacerdoti calcio, la Nazionale italiana suore e la Nazionale italiana curvy, tutte fondate da lui stesso, ha sollevato un vero vespaio da quale si è difeso adducendo un madornale ma involontario errore di battitura. Non tutti hanno creduto alla sua versione dei fatti, anche se chi lo conosce gli ha ribadito, sui canali social, piena solidarietà.

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